AGI - "È un piacere ritornare da queste parti". Carlo Conti entra in sala stampa fischiettando al microfono (che però ha qualche difficoltà a funzionare), nella prima conferenza per i media del 75esimo Festival di Sanremo, come da tradizione dedicata agli sponsor. "Siete molti di più che nel 2017 - aggiunge il direttore artistico, evocando la sua ultima esperienza all'Ariston -. Mi fa piacere anche ricordare chi tra voi è andato in pensione e chi ci ha lasciato, come Ernesto Assante", il giornalista e critico musicale scomparso un anno fa.
Conti, rispondendo alle domande dei giornalisti, assicura di non avere subito nessuna pressione dalla politica: "Non ho avuto nessun tipo di pressione o indicazione da parte dell'azienda che si è fidata, spero in maniera giusta, di me. Sa che non cerco la polemica, anche se poi le polemiche ci sono state e ci saranno nella storia del festival. Io cerco di parlare a tutti e di fare le cose con grande rispetto dei telespettatori".
"Si può parlare di certi argomenti, ma con la musica" aggiunge Conti spiegando che anziché dare spazio a una lungo monologo sulla guerra "ho voluto chiamare due artiste, l'israeliana Noa e la palestinese Mira Awad che canteranno insieme 'Imagine'".
Come sarà questa nuova edizione lo ha spiegato Marcello Ciannamea, direttore dell'Intrattenimento Prime Time Rai: "Sarà un festival all'insegna della coralità e dell'amicizia con al centro come sempre e ancora di più la musica. Questo accadrà attraverso le multi piattaforme, con una distribuzione che le coinvolge tutte. Oltre alla tv tradizionale è importante sottolineare la presenza fondamentale di Radio 2, Rai Play e di altre piattaforme. Dal punto di vista del servizio pubblico, sottolineo l'impegno a beneficio dei disabili sensoriali, grazie a Rai Pubblica Utilità".
Conti presenta poi i co-conduttori della prima serata: Antonella Clerici e Gerry Scotti, "due miei cari amici". "Silvio mi avrebbe detto quello che mi diceva sempre quando ci incontravamo: 'Mettiti la cravatta'. E infatti ora non ce l'ho, ma magari la metto domani", risponde Scotti, ridendo, alla domanda in conferenza stampa su quali 'suggerimenti' avrebbe potuto dargli Silvio Berlusconi. Quanto all'ipotesi che la sua presenza possa essere la premessa a un eventuale festival targato Mediaset è molto netto: "La mia presenza non sottende nulla di questo, è più facile che io conduca il festival per la Rai che Mediaset si prenda Sanremo. In azienda non ho mai sentito discutere di questa possibilità che al momento è pura fantasia".
Un giornalista chiede a Conti e a Gerry Scotti se si dichiarino antifascisti: "Certo, che problema c'è? Ci mancherebbe...", afferma il direttore artistico -. Non bisogna mai dimenticare quello che hanno fatto per noi i nostri genitori e i nostri nonni. E' una domanda anacronistica" aggiunge il conduttore. E Scotti, condividendo la dichiarazione di 'antifascista', ricorda proprio il sacrificio per la libertà di alcuni suoi familiari.
Mango ci sarà? Magari una sorpresa dell'ultima ora...
"Angelina Mango? Al momento non l'ho sentita, ho letto che ha un momento di riflessione, di tranquillità. Vediamo cosa fare nei prossimi giorni, magari potrebbe esserci una sorpresa dell'ultima ora". Carlo Conti non chiude la porta alla possibilità che la vincitrice dell'anno scorso partecipi al festival ricantando 'La noia' pur ricordando che non c’è un automatismo previsto dal regolamento sulla presenza di chi ha vinto l'anno precedente.
Amadeus imbattibile, ieri mi ha mandato messaggio
"Amadeus mi ha mandato ieri un messaggino". Massimo fai play tra il conduttore e direttore artistico che ha stracciato tutti i record di consenso del festival e il suo successore. "Ha fatto un lavoro incredibile con Fiorello, è imbattibile e non ho accettato di condurre per una sfida. Non è una sfida e non credo di dover dimostrare niente a questo punto della mia carriera se non a me stesso. Non mi interessano gli ascolti, spero di portare un prodotto dignitoso fatto con onesta' e rispetto, magari cercando di eguagliare i numeri dei miei festival".
Clerici: "Io e Carlo porteremo la nostra amicizia sul palco"
Per lui è una "sorella", per lei un amico fraterno. Carlo Conti e Antonella Clerici, che ha già presentato un festival ma da sola, sono un tandem affiatato nella vita e cercheranno di esserlo anche sul palco. "Me l'ha comunicato tardi - racconta -. Non me l'aspettavo, con Carlo ci sentiamo spessissimo e parliamo di tutt'altro, non di tv. A metà gennaio mi ha chiamata una domenica e ha fatto leva sull'amicizia per convincermi. Ieri - rivela- abbiamo provato insieme sul palco e ci siamo divertiti tantissimo, speriamo di trasferire domani il nostro modo di intendere la vita e l'amicizia. Se ci riusciremo, arriverà a chi ci ascolta".
Conti: "Le serate finiranno abbastanza presto"
Carlo Conti annuncia di voler finire "abbastanza presto" le serate "rispettando i tempi degli spettatori", una filosofia che sembra discostarsi dalle interminabili serate con Amadeus al timone. "Le serate finiranno intorno all'1-10 - 1-20, l'ultima all'1-30, 1-40-, a volte una parola forte può più di una lunga chiacchierata che magari può annoiare". A questo proposito, rimarcando con un sorriso la sua fede viola ("casualmente è un giocatore della mia squadra del cuore"), Conti spiega il senso di chiamare Edoardo Bove sul palco che parlerà di come "un ragazzo di 22 anni ha vissuto un momento terribile e come viva il blocco temporaneo della sua carriera e dei suoi sogni. Credo sia un bell'esempio per i ragazzi".