AGI - A un anno dal suo successo a X Factor, Sarafine pubblica il suo primo Ep dal titolo emblematico. "Un trauma è per sempre". Una frase che può suonare come un qualcosa da cui non ci si può liberare o che alla fine, pur non volendo, si accoglie, comprende, condivide.
Sarafine, questo titolo lo spiega all'AGI cosi: "Il trauma è necessariamente una cosa dalla quale non ci si libera, ma una volta compreso ci rende liberi. Il titolo nasce da una presa di coscienza: mentre lavoravo all'EP, mi sono resa conto che la parola trauma ricorreva in molti dei miei brani e in generale si trattava di un concetto che era presente in tutte le tracce. La decisione di esplicitare questa presa di coscienza chiamando l'EP in questo modo, è arrivata a seguito di una chiacchierata con una mia amica, violinista e sceneggiatrice teatrale Arianna Luci che mi disse: 'lo sai che in tedesco sogno si dice trauma?' Da li' ho capito che effettivamente il mio trauma supremo è stato non riconoscere che il mio sogno di essere un'artista fosse possibile, essendomi formata in un contesto sociale e culturale che spesso ammazza le ambizioni umiliandole, ho capito che non essermi concessa prima d'ora l’opportunità di credere nella fattibilità del mio sogno e aver vissuto all'insegna della rassegnazione, è una cosa che mi ha si traumatizzata e 'rotta' ma che mi ha formata parecchio".
Sarafine ha pubblicato il suo lavoro discografico a un anno dal successo di X Factor: un caso?
"È stato un caso si' - spiega l'artista - ma onestamente un bellissimo caso! L'ho vissuta come un compleanno al quale ho dedicato una delle più belle celebrazioni, quella di uscire con nuova musica". E nel tempo che ha separato la cantante dal talent a oggi, Sarafine afferma di aver "fatto un tour di più di 25 date in tutta Italia. E ho lavorato a questo disco.Cosa succede ora? È in programma l'idea di andare a suonare live", aggiunge.
Un ruolo importante nella vita dalla cantante ce l'ha l'ironia: "è il mezzo attraverso cui riesco a filtrare le mie emozioni - spiega - Mi piace che chi mi ascolta sia intrattenuto dai miei racconti ed essere ironici per me è un ottimo gancio che mi consente di dire anche cose molto tristi e poco leggere".
Ma Sarafine è ottimista o no? "Oggi mi sento ottimista - dichiara - sono pervasa da un'energia propositiva e sono molto determinata".
Capitolo musica e giovani: ai ragazzi non arrivano troppe proposte commerciali che impediscono di distinguere? "Siamo bombardati da proposte commerciali intense e fin troppo frequenti - sottolinea l'artista - ma onestamente credo siano proprio i giovani a determinare l'andamento a lungo termine del mercato discografico. Non vedo una gioventù passiva alle proposte artistiche, anzi. È una platea fertile e molto intraprendente che ricerca cio' che vuole tramite mezzi alternativi alle radio e alla tv".
E se non fosse andata bene con X Factor, cosa sarebbe stata Serafine? "Non lo sapremo mai", risponde decisa. L'artista si scrive i testi ma magari, vista l’intensità, in futuro potrebbe esserci spazio per una storia, un romanzo. "Grazie. Diciamo che da buona ex impiegata e control freak - risponde Sarafine - procedo step by step settando una lista di priorità. Per adesso per me è importante concentrarmi sulla musica, imparare il più possibile e consolidarmi artisticamente in questo campo. Poi sono sempre aperta a esplorare nuove possibilità artistiche e professionali".
"Un trauma è per sempre" è un Ep pubblicato da Warner Music Italia. Contiene 7 tracce che si muovono tra produzioni elettroniche e testi intrisi di storie personali. Sara Sorrenti, (questo il vero nome di Sarafine) dopo la partecipazione e la vittoria ad XFactor, un anno fa, aveva deciso di sovvertire le regole del gioco prendendosi tutto il tempo necessario per lavorare alla sua musica. All'inedito pubblicato durante il programma, "Malati di gioia" ha fatto seguire tante ore di studio, scrittura, produzione (lei infatti scrive, canta e suona tutto in prima persona) e un tour estivo di moltissimi live in giro per l'Italia, un modo per incontrare il pubblico che l'aveva seguita durante il programma e sperimentare suoni e parole.