AGI - Il tour teatrale nazionale de 'I 7 Re di Roma' con Enrico Brignano è già record. Con ben 75.000 biglietti già venduti in prevendita, lo spettacolo ha superato ogni aspettativa, dimostrando ancora una volta l'affetto del pubblico per l'attore. Un traguardo che sancisce l'ennesimo riconoscimento professionale per Brignano di quello che si preannuncia essere uno dei più grandi successi teatrali della stagione 2024-2025.
Lo show, scritto da Luigi Magni e musicato da Nicola Piovani (prodotto da Vivo Concerti & Enry B. Produzioni), rappresentato per la prima volta 35 anni fa e che vide protagonista in scena Gigi Proietti, rielabora in chiave contemporanea la leggenda dei fondatori di Roma. La narrazione della storia dei sette re - Romolo, Numa Pompilio, Tullo Ostilio, Anco Marzio, Tarquinio Prisco, Servio Tullio e Tarquinio il Superbo - propone un'originale fusione tra mito e vita moderna, in uno stile unico che caratterizza da sempre il lavoro di Brignano.
Il debutto della tournèe, avvenuto martedì 8 ottobre al Teatro Sistina di Roma (lo show vi resterà fino al 1 dicembre), è stato un'esplosione di consensi. La serata si è conclusa con un vero e proprio tributo dedicato a Brignano, che ha confermato la sua straordinaria capacità di catturare l'attenzione e il cuore del pubblico. Parterre de rois con la presenza in sala, tra gli altri, del ministro della Difesa Guido Crosetto, Gianmarco Mazzi (sottosegretario alla Cultura), Paolo Bonolis, Giorgio Panariello, Stefano De Martino, Lorella Cuccarini, Nancy Brilli, Tosca D'Aquino, Flora Canto, Giampiero Ingrassia, Amedeo Minghi, Chiara Noschese, Matteo Paolillo, Giuliano Peparini, Nadia Rinaldi.
Ma qual è il segreto di questa rappresentazione? Sicuramente il carisma di Enrico Brignano (il quale cura la messa in scena, l'adattamento al testo è curato invece da Manuela D'Angelo), che da anni rappresenta una delle figure più amate del panorama comico e teatrale italiano. La sua verve e la sua capacità di raccontare la quotidianità con ironia e intelligenza sono elementi centrali di ogni suo spettacolo. Con 'I 7 Re di Romà, l'attore riesce a mettere in scena una pièce che unisce cultura e intrattenimento, rendendo accessibili e divertenti anche le vicende più antiche della storia romana.
"Questo spettacolo, che reputo il più impegnativo della mia carriera interpretando 11 personaggi diversi e mantenendo la regia originale di Garinei, è un omaggio a Proietti, a Magni, a Piovani, a Garinei, alla Capitale", spiega Brignano che definisce i 'I 7 Re di Roma' come il suo "spettacolo del cuore".
"Ricordo che noi giovani attori del Laboratorio di Gigi, appunto 35 anni fa, eravamo estasiati da questo show e lo imparammo tutti a memoria, in una vera fase di innamoramento del teatro e del nostro Maestro", spiega. Certo oggi i tempi sono cambiati da allora:
"E difatti questa rappresentazione vuole essere si' un omaggio, ma non una copia, a partire da una mia rilettura personale delle scene e dei contenuti. Alcuni riferimenti andati in scena 35 anni fa oggi non sono più percorribili, o magari ce ne sono altri da aggiornare". Le prevendite del tour stanno facendo registrare numeri da record in molte delle principali città italiane nelle quali 'I 7 Re di Roma' andrà in scena.
Dopo Roma toccherà Torino (Teatro Alfieri dall'11 al 15 dicembre), Padova (Gran Teatro Geox dal 18 al 22 dicembre), Bologna (Europaditorium dal 9 al 12 gennaio), Bari (Teatro Team dal 22 al 26 gennaio), Napoli (Teatro Augusteo dal 30 gennaio al 2 febbraio), Milano (Teatro Arcimboldi dal 19 febbraio al 2 marzo), Firenze (Teatro Verdi dal 6 al 9 marzo) e Catania (Teatro Metropolitan dal 23 al 26 marzo). Sul palco, insieme a Brignano, Simone Mori nel ruolo di Giano, Pasquale Bertucci, Lallo Circosta, Giovanna D'Angi, Ludovica Di Donato, Michele Marra, Ilaria Nestovito, Andrea Perrozzi, Andrea Pirolli, Emanuela Rei ed Elisabetta Tulli. Solisti Andrea Baldini, Luigi D'Aiello, Michela Delle Chiaie, Ilaria Leone, Lorissa Mullishi, Raffaele Rudilosso, Marco Stella e Camilla Tappi. Scene di Mauro Calzavara, disegno luci di Marco Lucarelli, costumi di Paolo Marcati, coreografie di Thomas Signorelli, regista assistente Pierluigi Iorio. (AGI)