AGI - Al lido di Venezia i riflettori sono tutti puntati su Pedro Almodovar che si presenta per la prima volta con un film in lingua inglese ‘The room next door’, anche questo in Concorso, interpretato da Julianne Moore e Tilda Swinton
"Il mio è anche un film sull'empatia e sulla profondissima amicizia, sulla capacità di aiutare qualcuno. Il mio film è una risposta ai "Discorsi d'odio". Tutti abbiamo ad esempio, non solo in Europa o in Spagna, grandi problemi con l'immigrazione e anche se parliamo di un caso personale nel film vorrei parlare dei bambini senza accompagnamento che lottano per arrivare ai nostri confini. E il governo manda la marina perchè impedisca loro di entrare: è un delirio cosi' stupido e ingiusto", spiega il regista lasciandosi andare ad alcune considerazioni sull'attualità.
Una accoglienza più che calorosa per lui al suo arrivo in sala stampa (più di quanto al momento tributato a chiunque altro in questa edizione). "Il film parla di una donna agonizzante in un mondo agonizzante, ognuno di noi deve manifestare il suo dissenso a tutto questo - ha proseguito - deve avere il coraggio di farlo nei propri ambiti per dire basta a queste manifestazioni di odio. Siamo in pericolo. Il pianeta stesso è in pericolo".
"Il mio film - aggiunge Almodovar - è a favore dell'eutanasia, il personaggio di Tilda (Tilda Swinton, ndr) è malato e decide di liberarsi del cancro solo con la decisione che prende, pensando che se arriva prima lei, il cancro non l'avrà vinta. E allora trova un metodo raggiungere quell'obiettivo con un'amica, ma si devono comportare come se fossero delinquenti e Julianne (Moore, ndr) deve sopportare un interrogatorio della polizia". "L'appoggio è molto importante sia come accompagnamento alla vita che come accompagnamento alla morte - ha aggiunto - devi essere padrone della tua esistenza. Noi abbiamo in Spagna una legge che riguarda l'eutanasia ma dovrebbe esistere in tutto il mondo, dovrebbe essere tutto regolamentato e il medico dovrebbe aiutare il paziente"
Swinton: "Per Pedro avrei imparato lo spagnolo"
"Ho scoperto il mondo di Pedro quando vivevo a Londra e per noi è subito diventato il volto di un cambiamento culturale, alimentava i nostri pensieri. Poi ci siamo trovati e gli detto: 'Io per te sarei pronta ad imparare lo spagnolo, anche a farei scene mute se necessario'". Cosi' Tilda Swinton parlando nella conferenza stampa di presentazione di 'The room next door' pellicola di Pedro Almodovar in Concorso alla Mostra del Cinema di Venezia. "Poter entrare in qualcosa di suo fa capire il suo linguaggio, il suo mondo - ha proseguito - è davvero un viaggio e ha vestito me e Julianne con i suoi colori, è stato un grande privilegio per me".
Moore: "Almodovar in tutto il suo essere"
"Dopo aver visto codì tanti film di Pedro (Almodovar, ndr) ho sempre pensato che tutto fosse molto spagnolo, poi la prima volta che sono entrata in casa ho rivisto tutti i suoi film, tutti li', i colori, gli oggetti, i riferimenti. è tutto qui, lui è in tutte le cose che fa, come pensa e vede il mondo e pian piano ho imparato il suo punto di vista sul mondo e come vede le cose". L'ha detto Julianne Moore alla presentazione di 'The room next door' film di Pedro Almodovar in Concorso all'81esima Mostra del Cinema di Venezia. "è stato molto emozionante - ha proseguito - in un certo senso arrendersi alla visione del regista e diventare qualcosa di molto più grande di quello, il suo è un mondo sempre cosi' pieno di umanità e di vita".
Oggi è anche il giorno di Maura Delpero che presenta ‘Vermiglio’, film in Concorso (il secondo italiano in ordine di tempo dopo ‘Campo di battaglia’ di Gianni Amelio interpretato tra gli altri da Alessandro Borghi) e di Pedro Almodovar che si presenta per la prima volta con un film in lingua inglese ‘The room next door’, anche questo in Concorso, interpretato da Julianne Moore e Tilda Swinton.
Ma le sempre lunghe giornate del festival hanno in programma anche molto altro. Si inizia con la consegna del Leone d’oro alla carriera a Peter Weir (premiazione seguita dalla proiezione di un suo classico, Master & Commander) senza dimenticare poi la masterclass con Ethan Hawke.