AGI - Un messaggio di pace che arriva direttamente dall’antica Grecia. Questo il messaggio che arriva dallo spettacolo “La Pace” di Aristofane in scena al teatro Arcobaleno di Roma fino al 24 marzo, con la regia di Vincenzo Zingaro.
“La pace” di Aristofane andata in scena per la prima volta nel 421 a.C. racconta del tentativo di un contadino di salire sull’Olimpo per chiedere a Zeus di far cessare la guerra nel Peloponneso che dura da più di dieci anni (ne durerà 30). Il contadino si chiama Trigeo e in scena è interpretato da Giovanni Ribò che racconta all’AGI il senso di questa commedia che “alterna i valori più alti come la pace e la giustizia a cose estremamente grevi. La trama vede questo contadino cimentarsi nell’impresa impossibile di andare sull’Olimpo a cavallo di uno scarabeo stercoraro, uno scarabeo che si nutre di escrementi. Sceglie lo scarabeo perché in una favola di Esopo c’è scritto che è l’unico alato che è riuscito a raggiungere gli dei. Va da Zeus e lo implora di far cessare la guerra tra Atene e Sparta. – osserva Ribò - Un messaggio molto attuale a fronte di quello che stiamo vivendo a livello internazionale. Trigeo prega quindi Zeus di far cessare il conflitto, ma è arrabbiato con gli elleni perché dice ‘vi siete messi gli uni contro gli altri. Non sono io che vi ho creato questa situazione. Sono gli uomini ad aver portato questo disagio nel mondo’. Per dispetto Zeus ha imprigionato la pace e ha scatenato solo la dea Guerra. Il contadino che io interpreto si farà aiutare dagli altri contadini e riusciranno a liberare la Dea Pace che in scena è interpretata da una ballerina. È una storia fatta di ascolto, in cui il contadino si farà aiutare per interpretare i messaggi della dea Pace”.
Si tratta di una commedia così antica e così attuale, che soprattutto nei matinée rivolti alle scolaresche diventa anche un messaggio per le giovani generazioni. “Ogni sera cerco di far passare l’idea che ognuno di noi si deve dare da fare per la pace, perché se non ci riusciamo noi nel nostro piccolo come pretendiamo che ci riescano gli stati?” si interroga Ribò e in fondo se un umile contadino è riuscito a farsi portavoce della pace salendo fino all’Olimpo, forse torto non ha. Nella commedia di Aristofane sono gli ultimi a impegnarsi per la pace in una storia che a tratti diventa corale e che permetterà di rimuovere quel macigno che tiene la pace prigioniera. Come nello stile di Aristofane la commedia si condisce di equivoci, di tratti comici che permettono di godere di uno spettacolo divertente senza rinunciare a un messaggio alto come quello della pace e della giustizia.
In scena insieme a Ribò che interpreta Trigeo ci sono: Piero Sarpa (Ermes), Rocco Militano (Tumulto), Irene Catroppa (Pace), Mario Piana (servo), Laura De Angelis (Guerra), Fabrizio Passerini (Ierocle). L’adattamento, la regia e le musiche sono di Vincenzo Zingaro.