AGI - Nell'ambito delle iniziative messe in campo da Rai per i 100 anni della radio e i 70 anni della televisione, si segnala la costituzione di un Comitato Scientifico formato da professori universitari di diverse discipline ed esperti in storia dei media, linguaggi dell'audiovisivo, formati e contenuti mediali, oltre che da alcuni personaggi che hanno fatto la storia della radio e della televisione in quanto testimonial del lungo percorso evolutivo della produzione editoriale dell'azienda.
L'iniziativa avviene con il coordinamento di Rai Ufficio Studi, al quale l'azienda ha dato il compito di individuare, d'intesa con l'Amministratore Delegato Roberto Sergio e con il Direttore Generale Corporate Giampaolo Rossi, i percorsi di ricerca e le interazioni con il mondo accademico al fine di rendere le celebrazioni dei 100 anni di radio e i 70 anni di televisione un'opportunità di riflessione non solo sul passato e sul presente del servizio pubblico radiotelevisivo multimediale, ma anche sul suo futuro, a maggior ragione in una fase come questa in cui, anche in base al piano industriale da pochi giorni approvato dal Cda, Rai sta operando a diversi livelli per trasformarsi da broadcaster a digital media company.
Il Comitato Scientifico per i 100 anni della radio e i 70 anni della televisione è cosi' composto:
Coordinamento: Rai Ufficio Studi, Direttore Francesco Giorgino
Testimonial: Renzo Arbore, Pippo Baudo.
Componenti del Comitato Scientifico: Olimpia Affuso, Professoressa associata di Sociologia dei processi culturali e comunicativi, Università della Calabria; Massimo Bernardini, giornalista, autore e conduttore televisivo; Paola Brembilla, Professoressa associata di Televisione e Media Digitali, Università di Bologna; Milly Buonanno, Professoressa emerita di Television Studies, Sapienza Università di Roma; fondatrice e direttrice dell'Osservatorio sulla Fiction Italiana; Francesco Casetti, Sterling Professor presso la Yale University, nell'Humanities Program e nel Film and Media Studies Program; Affiliated Faculty presso la School of Architecture della Yale University; Vanni Codeluppi, docente di Sociologia dei Consumi presso l'Università di Modena e Reggio Emilia; Michele Costabile, Professore ordinario di Management (Economia e Gestione delle Imprese) e Marketing, Università Luiss Guido Carli di Roma; Lucio D'Alessandro, Rettore dell'Università degli Studi Suor Orsola Benincasa di Napoli; vicepresidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr); Derrick De Kerkhove, Presidente di Media Duemila; ex Direttore del McLuhan Program in Culture e Technology a Toronto; Luciano Floridi, Professore ordinario di Sociologia dei Processi Culturali e Comunicativi, Università di Bologna; Aldo Grasso, Direttore scientifico del Centro di Ricerca sulla Televisione e gli audiovisivi dell'Università Cattolica di Milano; Raffaella Messinetti, Professoressa ordinaria di Diritto privato, Sapienza Università di Roma; Mario Morcellini, Professore emerito di Sociologia dei processi culturali e comunicativi, Sapienza Università di Roma; Irene Piazzoni, Professoressa associata di Storia Contemporanea, Università Statale degli Studi di Milano; Giorgio Simonelli, Professore associato di Teoria e tecniche del linguaggio giornalistico, Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano; consulente e opinionista del programma "TvTalk" (Rai3); Barbara Valotti, Direttrice del Museo Marconi; Dario Edoardo Vigano', Professore di linguaggi cinematografici e Vice cancelliere della Pontificia Accademia delle Scienze.
"Il Comitato Scientifico della Rai aiuterà il management aziendale nell'analisi della funzione sociale, culturale, istituzionale del servizio pubblico radiotelevisivo così come emersi dallo studio della lunga e articolata produzione editoriale della Rai in tutti i suoi generi, prima soltanto attraverso il mezzo radiofonico e poi anche attraverso il mezzo televisivo e oggi anche attraverso le piattaforme multimediali", dichiara Roberto Sergio, Amministratore Delegato Rai.
"Per noi importante collocare i molti tasselli della nostra storia all'interno di una valutazione scientifica che abbia come punto di partenza la creazione del valore per l'intero Paese, atteso il contributo che Rai ha dato in tutti questi decenni alla coesione sociale, alla costruzione dell'identità nazionale, alla valorizzazione dei principi fondamentali della nostra Costituzione repubblicana, nel perimetro ampio del pluralismo", ha aggiunto Roberto Sergio.
Per Giampaolo Rossi, Direttore Generale Corporate Rai, "il Comitato Scientifico sarà di supporto a Rai per sviluppare uno sguardo prospettico sul futuro del Servizio Pubblico radiotelevisivo multimediale, partendo dall'analisi delle principali teorie scientifiche e delle ricerche accademiche in linea con il processo di trasformazione dell'azienda in digital media company".
"Dal punto di vista metodologico abbiamo optato", dichiara il Direttore di Rai Ufficio Studi Francesco Giorgino, "per un approccio non solo multidisciplinare ma anche interdisciplinare. Sociologi dei processi culturali, semiologi, linguisti, storici contemporaneisti, giuristi, economisti, filosofi e studiosi di etica, oltre che di trasformazione digitale di molte università italiane, presenti al Nord, al Centro e al Sud, saranno impegnati nella elaborazione di una riflessione congiunta e sul passato, sul presente e sul futuro della Rai, senza trascurare l'esigenza di una analisi comparativa con gli altri Public Service Media europei, secondo logiche di benchmarking".
Massimo Giletti torna in tv per raccontare i 70 anni Rai
Massimo Giletti torna in Rai per raccontare i 70 anni del servizio pubblico radio televisivo: un programma evento - 'La tv fa 70' - che andrà in onda mercoledì 28 febbraio, dalle 21.30, su Rai 1.
"Ho accettato questa sfida - ha spiegato il giornalista in conferenza stampa a Viale Mazzini - perché penso che la Rai possa produrre internamente e noi dobbiamo avere l'orgoglio di lavorare in Rai. Il conduttore è il frontman, ma senza i ragazzi che lavorano dietro e che sono nei titoli di coda, non ci sarebbe il prodotto. Ci siamo trovati di fronte a mille difficoltà - ha proseguito - perché sintetizzare 70 anni di tv è una missione impossibile, ma abbiamo scelto di essere contemporanei. Non siamo riusciti ad avere tutti i grandi volti della tv, ma molti di loro ci saranno". A partire dai "due padri costituenti" della tv, Pippo Baudo e Renzo Arbore. "Baudo e Arbore sono come Maradona e Pele' - ha sottolineato Giletti - loro sono sicuramente in un Olimpo".