AGI - Muore in battaglia nella campagna di Grecia e non fa mai ritorno a casa, in Italia. Solo la tenacia e la caparbietà dei familiari, in particolare di un nipote, e un esame del Dna riescono a riportare le sue spoglie a Salerno, sua città natale, dopo oltre sessant'anni. Il soldato dell'VIII Reggimento fanteria Matteo Pecoraro viene colpito a morte a Bregu Psarit, piccolo villaggio di montagna nel Sud dell'Albania. È il 14 gennaio del 1941. Da allora la famiglia non ha mai smesso di cercare di per saperne di più sulla sua morte ma soprattutto per avere una tomba su cui ricordarlo.
"Le ricerche, in cinquant'anni, non sono valse a nulla - racconta, oggi, il nipote, don Nicola Pecoraro - poi, mio padre mi chiese, essendo io un sacerdote salesiano, di andare direttamente in Albania, quando i salesiani vi andarono per la prima volta nel 1990". Il prete ricomincia le ricerche, si documenta con nuovi testi e carte topografiche, e "nel 2001, quando ero abbastanza sicuro, andai lì, su quella montagna, unica indicazione del luogo possibile della sua morte, e trovai persone che ricordavano bene quegli eventi", in particolare una "che abitava ancora lì dopo sessant'anni, e che mi ha descritto, con molta precisione, gli avvenimenti di quel gennaio '41. Mi diceva che c'era una sepoltura presso il loro campo coltivato ed era la sepoltura di due italiani".
Così don Nicola Pecoraro si attiva con il ministero, con l'ambasciata. Trascorre ancora un altro anno. "Andammo lì per compiere queste ricerche e, dopo pochi minuti, ritrovammo già delle ossa. Non c'era la piastrina di riconoscimento, pero' l'analisi del Dna, comparato con quello di mio padre che era vivente, permise di riconoscere che era veramente Matteo, e che voleva 'tornare a casa", spiega.
E 'Tornare a casa' è il titolo del film-documentario del regista Bruno di Marcello, scritto e prodotto da Bruno di Marcello e Nicola Pecoraro, che ripercorre la storia del giovane fante, uno 'straordinario' ritrovamento a sessantatré anni dalla morte. Il docu-film è stato proiettato, oggi, nel Salone dei Marmi del Comune di Salerno, alla presenza di tanti piccoli e giovani studenti delle scuole salernitane, nel corso di una manifestazione, organizzata dalla professoressa Adriana Pecoraro, pronipote di Matteo con la collaborazione degli alunni dell'Istituto scolastico 'Focaccià di Salerno. Il premio 'Tornare a casà, istituito dalla famiglia Pecoraro, è andato agli alunni delle scuole partecipanti "che ci hanno fatto conoscere delle storie familiari, sono storie che sui libri di storia non ci sono, quelle che non hanno nomi importanti, ma di uomini che, comunque, con il loro sacrificio hanno reso importante e gloriosa la patria", spiega Adriana Pecoraro.