AGI - Il governo russo ha nominato un sostenitore del presidente Vladimir Putin, il direttore d'orchestra Valeri Gergiev, come nuovo direttore del teatro Bolshoi, uno dei più famosi al mondo. La decisione arriva nel mezzo di un'altra accelerazione di quel giro di vite apportato sul settore culturale russo da quando è iniziato l'attacco in Ucraina.
Il primo ministro russo Mikhail Mishoustin ha "firmato la decisione sulla nomina di Valeri Gergiev a direttore generale del Teatro Bolshoi per un periodo di cinque anni", si legge sul canale Telegram del Cremlino.
Il maestro, 70enne, è da sempre sostenitore del presidente russo. Per questo motivo, e per non aver denunciato l'offensiva contro Kiev, è stato boicottato lo scorso anno dalle orchestre occidentali.
Già direttore del Teatro Mariinskij di San Pietroburgo dal 1996, città in cui Vladimir Putin fece il suo debutto politico all'inizio degli anni Novanta, Valeri Guerguiev dovrà ora dirigere i due principali teatri delle due città più famose del Paese.
Nel marzo 2022, il presidente russo aveva proposto di fondere la gestione dei due prestigiosi teatri, come avveniva prima della rivoluzione del 1917. La vicinanza di Guerguiev al capo del Cremlino, in particolare durante l'annessione della Crimea, nonché la sua partecipazione a concerti nella regione separatista dell'Ossezia del Sud e a Palmira con l'esercito siriano, avevano già suscitato polemiche.
Nel marzo 2022, l'Orchestra Filarmonica di Monaco ha deciso di licenziarlo per non aver preso posizione contro le azioni belliche nei confront di Kiev. Anche altre orchestre e festival in Europa e negli Stati Uniti hanno cancellato i loro impegni con il musicista. Guerguiev ora si esibisce principalmente in Russia, anche se all'inizio dell'anno ha realizzato una tournée in Cina.
La sua nomina arriva in un momento in cui le ONG e i media denunciano 'un'epurazione culturale' in Russia, con il demansionamento, il licenziamento o la fuga all'estero di artisti che hanno criticato il governo o non lo hanno sostenuto pubblicamente. Alcuni artisti, invece, come la regista Evgenia Berkovitch, la drammaturga Svetlana Petriïtchouk e Alexandra Skotchilenko, condannata a metà novembre a 7 anni di reclusione per attività contro la guerra, sono stati messi in prigione.
D'altra parte, il governo incoraggia, finanzia e promuove artisti e produzioni culturali che sostengono la sua offensiva contro la vicina Ucraina e le sue politiche sempre più conservatrici. Valeri Guerguiev sostituisce Vladimir Urin al Bolshoi, che all'inizio dell'offensiva nel febbraio 2022 aveva firmato una lettera aperta di artisti e operatori culturali che chiedevano a "tutte le parti" di fermare i combattimenti in Ucraina.