AGI - "Comunico che è venuta a mancare la nostra compaesana acquisita, cittadina onoraria di Palau, Isa Barzizza di anni 93. Alla figlia Carlotta, al genero Gigi, ai nipoti Martino e Nicola vadano le nostre piu' affettuose condoglianze".
Così sulla sua pagina Facebook Paolo Pala, parroco di Palau in Sardegna, comunica la morte dell'attrice ed ex soubrette. "Isa è stata una protagonista dello spettacolo e del cinema, spalla leggiadra del grande Totò, figlia del musicista Pippo Barzizza - scrive il prelato - il funerale sarà celebrato martedì 30 maggio alle ore 17 nella chiesa del Redentore".
La signora della 'Rivista'
Autentica signora della 'Rivista', soubrette, attrice, cantante, protagonista del teatro e del cinema italiano dalla fine degli anni '40 agli anni '60, Barzizza è nata a Sanremo il 22 novembre 1929,
Figlia del direttore d'orchestra Pippo Barzizza e di Tatina Salesi, fu lanciata nel mondo dello spettacolo da Erminio Macario che la fece debuttare nell'avanspettacolo appena diplomata, dopo aver ottenuto il permesso del padre che all'inizio era contrario all'attività teatrale della figlia.
Il padre accettò a patto che Isa fosse sempre seguita da una governante. Il debutto appena 18enne in 'Le educande di San Babila' nel 1947, seguita poi da 'Follie di Amleto' nella stagione 1947-48.
La preziosa collaborazione con Totò e la gag del vagone letto
La sua avvenenza e simpatia le conquistarono i favori del pubblico e fecero sì che la notasse anche Totò. Il Principe della risata, che spopolava nel dopoguerra nei teatri italiani, fu per Isa Barzizza un maestro e un mentore da cui si può dire che imparò tutti i segreti del mestiere: dal rapporto diretto con il pubblico ai tempi comici, dalla mimica all'uso dello spazio sul palcoscenico.
In campo teatrale interpretò con Totò due spettacoli: 'C'era una volta il mondo' (1948) e 'Bada che ti mangio' (1949). In quest'ultima commedia nacque la gag del vagone letto, riproposta anche nel film 'Totò a colori' del 1952.
Lo sketch, che vedeva come spalla di Totò il grande attore Mario Castellani, è famosa anche perché dopo alcuni mesi di repliche, grazie alle battute improvvisate aggiunte da Totò a ogni replica, dai sette minuti della prima arrivò a durare ben 45 minuti.
Isa Barzizza con Totò debuttò anche al cinema nel film 'I due orfanelli' del 1947 e realizzò con lui 11 film. La sua filmografia conta nel complesso una trentina di pellicole in ruoli per lo più secondari, come spalla dei comici maschili, con i quali già lavorava a teatro.
Da 'Gran Baldoria' a Shakespeare
Forse l'unico ruolo da protagonista che interpreto' fu quello in 'Viva la rivista!' di Enzo Trapani del 1953, dove cantava un blues con un vestito nero di raso con lo spacco da donna fatale.
Nella stagione 1951-52 lavorò con Garinei e Giovannini che omaggiarono la sua grande bellezza e il suo spigliato senso dell'umorismo in riviste come 'Gran baldoria', che riscosse un grande successo di pubblico. Negli stessi anni si cimentò anche nel teatro di prosa recitando William Shakespeare ne 'La dodicesima' notte per la regia di Renato Castellani.
Isa Barzizza ebbe l'onore, nel giorno dell'inizio dei programmi ufficiali della televisione italiana, la Rai, il 3 gennaio 1954, di veder trasmesso l'atto unico di Carlo Goldoni 'Osteria della posta' dove era l'attrice protagonista.
Seguirono numerose altre commedie. Nel 1955-56 ebbe un nuovo successo con la commedia musicale 'Valentina', la storia d'amore di due fidanzati che fanno un salto in avanti nel tempo. Nel 1960, a soli 31 anni, decise d'interrompere la carriera nel teatro brillante in seguito alla morte del marito, il regista televisivo Carlo Alberto Chiesa, per un incidente stradale avvenuto il 3 giugno 1960 sulla via Aurelia.
Per alcuni anni si dedicò totalmente all'unica figlia; si legò poi sentimentalmente al costruttore edile Enzo Villoresi. Seguendo un consiglio agli inizi degli anni sessanta fondoò una società di doppiaggio, dedicandosi a questa attività, sia come imprenditrice sia come direttrice artistica.
Tornò a teatro solo nei primi anni novanta, di nuovo in commedie come 'La pulce nell'orecchio' per la regia di Gigi Proietti, o 'Arsenico e vecchi merletti' di Joseph Kesselring, per la regia di Mario Monicelli.
Nel 1995 partecipò al Festival di Spoleto con 'L'ultimo Yankee' di Arthur Miller e nel 1999 interpretò una versione della riduzione teatrale del romanzo 'Sorelle Materassi' di Aldo Palazzeschi, accanto a Lauretta Masiero.
Ha lavorato anche al cinema e in televisione dove ha condotto per Rai 3 il rotocalco 'Mai dire mai' nel 1989 con Fabio Fazio e Giampiero Mughini e ha partecipato alle due serie della fiction di Rai 1 'Non lasciamoci più' (1999 e 2001). Nel 2012 nel film 'Viva l'Italia' è tornata sul grande schermo interpretando il ruolo di Marisa, anziana ricoverata in un ospedale.