AGI - Pochi giorni prima di essere assassinato Gianni Versace approvò un piano segreto che avrebbe portato alla fusione tra Gucci e Versace, due corazzate del mondo della moda. E' una delle tante rivelazioni contenute nel docu-film "Milano: the inside Story of Italian Fashion", che chiuderà la settimana milanese della moda.
Diretto dal regista americano John Maggio, il film sarà presentato il 26 febbraio in una preview per i Vip alla quale parteciperanno il sindaco di Milano, Beppe Sala, alcune delle stelle più luminose del firmamento della moda e varie celebrità di Hollywood.
L’uscita del film è prevista nel corso dell’anno. C'è una grande curiosità di conoscere i contenuti di "Milano": oltre a Versace l'altro grande protagonista è Giorgio Armani, che per la prima volta racconta la storia della sua vita davanti alle telecamere.
Armani parla della sua avventura partendo dall'epoca pionieristica in cui vendette il suo Maggiolino Volkswagen per finanziare l’attività, soffermandosi sul rapporto con il partner della vita, Sergio Galeotti, fino all’ascesa impetuosa che gli ha permesso di conquistare l’America disegnando il guardaroba di Richard Gere per American Gigolo nel 1980.
La pellicola ci porta a conoscere la rivalità e la gelosia che divisero Armani e Versace, nonché le sfide che il brand Versace ha dovuto affrontare dopo l’omicidio di Gianni, nel 1997 a Miami.
Santo Versace racconta l’incubo che ha vissuto insieme a Donatella quando hanno saputo che Gianni era stato assassinato, il 15 luglio 1997. Rivela anche un piano segreto per una fusione con Gucci, che suo fratello Gianni approvò giusto pochi giorni prima della morte.
"Milano" è anche la vera storia di House of Gucci, con il vero Tom Ford e il vero Domenico De Sole, ex CEO dell’azienda: tutti insieme intessono una palpitante trama di omicidi e caos e di scazzottate in sala riunioni, narrandoci di come Maurizio stesse portando la compagnia sull’orlo della bancarotta quando venne ucciso da un killer assoldato dall’ex moglie Patrizia Reggiani.
I legami tra Hollywood e la moda milanese rivestono un ruolo fondamentale nel film, e in "Milano" sono i protagonisti stessi a spiegarci come hanno usato Hollywood per conquistare il mercato statunitense. Lauren Hutton ci parla della sua esperienza al fianco di Richard Gere in American Gigolo, scandagliando i rapporti che legano le celebrità agli stilisti.
Sharon Stone ci regala una sorprendente performance nelle vesti di critica di moda, mentre Frances McDormand offre un punto di vista privilegiato e informato sui misteri della capitale italiana della moda e ci parla del suo progetto di “arte performativa” insieme al designer di Valentino Pierpaolo Piccioli.
Gli aneddoti e i commenti di Helen Mirren e Samuel L. Jackson arricchiscono lo storytelling e forniscono rivelazioni e dettagli di prima mano. Tom Ford emerge come una delle voci chiave del film, come anche la fashion editor britannica Suzy Menkes.
La durata è di 90 minuti. Chi ama il genere resterà incollato allo schermo.