AGI - "L'ottimo risultato registrato dalle sale cinematografiche il 26 dicembre, con oltre 703 mila biglietti staccati in una sola giornata, conferma il trend del progressivo ritorno in sala del pubblico". A sottolinearlo è l'Anec, Associazione nazionale esercenti cinema, che segnala un raddoppio nel periodo delle presenze in sala rispetto allo scorso anno.
Nonostante le condizioni meteo quasi primaverili, con temperature superiori alle medie stagionali che hanno indotto milioni di persone a riversarsi nelle città e all'aperto, e la particolare line-up dei film in sala con ben tre fra i primi 5 classificati che hanno una durata superiore alle due ore e mezzo, riducendo sensibilmente l'offerta di spettacoli quotidiana, "il dato è convincente e non si discosta molto dall'andamento pre-pandemia".
Oltre al successo annunciato di "Avatar: la via dell'acqua", è il cinema italiano che sta confermando un ritrovato interesse del pubblico. Importante il grande risultato, per i numeri vissuti negli ultimi due anni e mezzo, della commedia con il trio milanese Aldo, Giovanni e Giacomo che registra il miglior weekend per un film italiano nel 2022. Il pubblico generalista che cerca evasione in sala ha dimostrato apprezzamento verso il cinema di evasione, che diverte con intelligenza, e nei prossimi giorni l'uscita di altri titoli italiani quali "Tre di troppo" con Fabio de Luigi e Virginia Raffaele e "I migliori giorni" di e con Massimiliano Bruno ed Edoardo Leo fa ben sperare per il rilancio della produzione nazionale nelle sale cinematografiche.
Importanti i risultati raggiunti da due film di qualità, "Otto montagne", presentato al Festival di Cannes con Alessandro Borghi e Luca Marinelli, tratto dal libro di Paolo Cognetti, e "The Fabelmans", ultimo capolavoro di Steven Spielberg, che affronta la storia della sua famiglia e di come si sia avvicinato al cinema.
"I numeri di questo avvio di festività sono una forte iniezione di fiducia per tutta l'industria - ammette il presidente Anec Mario Lorini - e dobbiamo guardare al futuro con nuove prospettive. Il percorso è ancora lungo ma se riusciamo a portare in sala prodotti che vanno incontro alle aspettative del pubblico, gli spettatori rispondono e con soddisfazione tornano a riempire le sale cinematografiche. Dobbiamo continuare con il lavoro concertato per superare antiche architetture del fare cinema e adeguare l'intero settore alle mutate esigenze sociali, antropologiche e tecnologiche. La sala cinematografica c'è, e con un prodotto di grande livello, il cinema torna ad essere il luogo di elezione per vedere i film".