AGI - "Nel documentario su di me ci sono tanti filmini sulla mia infanzia tirati fuori da quello che chiamiamo l'archivio 'Frau' di mia madre Anna, (Anna Frau ndr). Per me è stata una sorpresa vederli. Non rinnego niente però. Perché c'è mio padre? Ho messo anche lui: credo che se fai un docu-film sulla tua vita, devi essere sincero e raccontare quello che ti è successo. Del resto, l'apice della carriera l'ho raggiunto con 'Soldi' al festival di Sanremo, dove parlavo di lui. Questo documentario alla fine è stato terapeutico, ha fatto mettere dei puntini". Lo ha detto Mahmood in conferenza stampa alla Festa del Cinema di Roma dove ha presentato un documentario sulla sua vita firmato da Giorgio Testi, nell'ambito della sezione 'Alice nella città''.
"Pentito di aver detto porca pu... davanti a Pippo Baudo? No, ma poi penso che non se ne sia neanche accorto", ha aggiunto il cantante. Il riferimento è alla scena in cui, sorpreso dalla vittoria inaspettata a Sanremo Giovani con il brano "Gioventù Bruciata", Mahmood si è lasciato andare a quell'espressione senza rendersi conto di essere in diretta. Episodio questo, raccontato nel suo film.
"Questo prodotto non è un premio alla carriera. Volevo solo far vedere che tutti possiamo cambiare, trasformarci. Qui mostro il mio lato umano"., ha spiegato ancora il cantante. "Io sono ansioso, a volte felice, oppure capita che mi senta invincibile, o un po' 'babbo'. Questo film - ha sottolineato l'artista, spiritoso e in ottima forma - è servito più a spiegare chi sono io...Magari, visto che ho già vinto due volte il Festival di Sanremo, pensano che chissà che mangio per centrare tutto questo successo".