AGI - È morto all'età di 72 anni l'attore scozzese Robbie Coltrane, celebre per la sua interpretazione del mezzogigante Rubeus Hagrid nei film tratti dalla saga di Harry Potter.
Lo ha riferito a Nbc un funzionaria dell'agenzia che lo aveva sotto contratto, la William Morris Endeavor.
I'll never know anyone remotely like Robbie again. He was an incredible talent, a complete one off, and I was beyond fortunate to know him, work with him and laugh my head off with him. I send my love and deepest condolences to his family, above all his children. pic.twitter.com/tzpln8hD9z
— J.K. Rowling (@jk_rowling) October 14, 2022
La scrittrice britannica J.K. Rowling ha ricordato in un tweet il "talento incredibile" di Robbie Coltrane, l'attore, scomparso oggi, che interpreto' il mezzogigante Hagrid nei film tratti dai suoi libri su Harry Potter. "Non conoscero' mai qualcun altro lontanamente simile a Robbie", scrive Rowling pubblicando una foto che la mostra al tavolo con Coltrane, "era un talento incredibile, un caso del tutto unico, e sono stata piu' che fortunata a conoscerlo, lavorare con lui e ridere a crepapelle con lui".
"Mando il mio affetto e le condoglianze più profonde alla sua famiglia, soprattutto ai suoi figli", conclude Rowling.
Nato Anthony Robert McMillan a Rutherglen, nel circondario di Glasgow, il 30 marzo 1950, fu avvicinato all'arte e alla letteratura della madre. Entrato nella Glasgow Art School, scelse di dedicarsi alla pittura ma, deluso dai risultati, si dedicò al cinema e, appassionato di jazz, scelse il suo pseudonimo in onore del grande sassofonista John Coltrane.
Nel 1973 il suo documentario "Young Mental Health" fu votato film dell'anno dallo Scottish Education Council. Negli anni giovanili entrò nel circuito teatrale di Glasgow ed Edimburgo e, dopo aver lavorato con una serie di piccole compagnie, si guadagno' le prime apparizioni sul grande e picclo schermo, portando nel frattempo avanti la sua carriera di "stand up comedian".
La prima apparizione cinematografica di rilievo arrivò nel 1986 in 'Mona Lisa' di Neil Jordan. Negli anni successivi si alternò tra interpretazioni comiche ('Tutti Frutti', 'Blackadder') e drammatiche ('Enrico V' di Kenneth Branagh, dove vesti' i panni di Falstaff). Con il successo arrivarono però i problemi con la dipendenza dall'alcol, che segnarono la fine della sua lunga e tumultuosa relazione con la pittrice Robin Paine. Il flop di 'Suore in fuga' (1990) e 'Mio papà è il Papa' (1991) lo convinsero ad allontanarsi dalla commedia.
Nel 1993 Coltrane tornò al successo con il ruolo dello psicologo criminale Edward Fitzgerald nella fortunata serie 'Cracker', che gli fruttò tre Bafta Awards consecutivi. Nel frattempo, anche la sua vita privata stava ritrovando stabilità, grazie all'incontro con la giovane studentessa Rhona Gemmel, che sposò nel 1999 e dalla quale ebbe due figli. Il nuovo matrimonio lo convinse a ridurre l'uso di alcol, che aveva contribuito al suo peso eccessivo.
Nel 1995 arrivò un altro ruolo che lo rese famoso, quello del boss mafioso Valentin Dmitrovich Zukovsky nel film di James Bond "Goldeneye", ruolo ripreso quattro anni dopo in "Il mondo non basta". Quando nel 2000 inizio' la selezione degli attori per i film su Harry Potter, l'autrice J.K. Rowling non ebbe dubbi e chiese che a Coltrane fosse affidata la parte di Hagrid.
"Robbie è perfetto per Hagrid perché Hagrid è un personaggio molto amabile, piuttosto simpatico, piuttosto comico", raccontò la scrittrice, "ma doveva avere una certa durezza di fondo e credo che Robbie lo faccia perfettamente".
Durante le riprese della terza pellicola della saga, la relazione con Gemmel andò in pezzi e Coltrane tornò vittima della bottiglia e della depressione, che la devozione di milioni di appassionati in tutto il mondo non riusci' a compensare del tutto.
Coltrane affermava comunque di vivere come "una grande responsabilità" quel ruolo così amato dai ragazzini, che lo fermavano per strada perché autografasse i libri di Harry Potter. "L'eredità dei film è che la generazione de miei figli li farà vedere ai loro figli", spiegò, "quindi li potrete vedere tra altri 50 anni. Io non ci sarò più ma Hagrid sì".