AGI - "Io ero molto incerto, però era un'opportunità nuova. Era intrigante percorrere un sentiero nuovo. Sono partito con i 35 millimetri di 'Un sacco bello' e sono arrivato a questa serie, decenni di carriera... e ho detto 'proviamoci'. Un lavoro spaventoso tanto che mi sono dovuto avvalere dell'aiuto di Arnaldo Catinari al quale dico grazie".
Così Carlo Verdone ha raccontato in conferenza stampa alla Festa del Cinema come è nata l'idea della serie tv 'Vita da Carlo' che sarà trasmessa su Amazon Prime video a partire dal 5 novembre e di cui stamattina sono state proiettate in anteprima le prime 4 puntate.
"Mi sono detto vediamo se riesco ad avere più libertà rispetto a un film che è più difficile perché deve accadere tutto in un’ora e 50 minuti. Qui no, è tutto più dilatato e ci puoi arrivare piano piano".
È una serie, ha spiegato Verdone, "dove il 35-40% di quanto raccontato è vero. C’è molto della mia vita privata e questo ha fatto sì che recitassi in maniera più leggera e intima, con grande naturalezza e serenità".
Comico, autentico, imprevedibile. #VitaDaCarlo: per la prima volta #CarloVerdone interpreta se stesso nella serie @PrimeVideoIT. Stasera la prima a #RomaFF16! pic.twitter.com/Wwtu0N9MMJ
— Rome Film Fest (@romacinemafest) October 22, 2021
Sono 10 puntate, ha aggiunto, "scritte in due mesi. Eravamo molto in forma e motivati" e si è sbilanciato: "Siamo anche pronti, se dovesse andare bene come ci auguriamo, per una seconda stagione".
In conferenza stampa sul palco insieme a Verdone ci sono anche il co-regista Catinari e gli attori Max Tortora, Monica Guerritore e Anita Caprioli.
"Arnaldo ha voluto riprendere in maniera diversa - ha proseguito Verdone - c'è un dinamismo nuovo per le serie tv. Abbiamo dato eleganza e c'è un cast ottimo, il più bel cast della mia carriera. Nessuna fatica, gli attori nei provini avevano già capito quello che dovevano fare nella serie. Anita già ha lavorato con me, Max è una persona meravigliosa e ideale nel ruolo del mio migliore amico, Monica Guerritore una grande attrice e una donna ironica".
Ma il regista romano ha voluto sottolineare anche l'importanza dei giovani attori, tra gli altri Filippo Contri e Caterina de Angelis, che interpretano i suoi figli, seduti in prima fila.
"Con i giovani è fantastico - ha sostenuto - mi sono molto dedicato a loro perché potessero dare il massimo, anche loro erano già calibrati ma gli ho dato qualche consiglio come Sergio Leone che spinge i suoi attori. Auguro a loro una grandissima carriera. Per me è una grande soddisfazione poter dirigere e indirizzare qualcuno nel migliore dei modi. Avere dei ragazzi è un’energia nuova" ha insistito.
Perché una serie tv? Alla Festa del cinema anche il regista Gabriele Muccino ha presentato ieri la sua prima serie televisiva per Sky.
"Noi speriamo tutti che le sale dei cinema ritornino ad avere numeri importanti, ma c’è stata una pandemia... anche se ho deciso di fare questa serie molto prima del Covid. Ripeto, è una sfida per me di percorrere una strada nuova, avevo voglia di fare qualcosa di nuovo".