AGI - Rimini celebra uno dei suoi cittadini più illustri: Federico Fellini. Al grande maestro del cinema, regista delle pellicole che maggiormente hanno fatto la storia del nostro paese, è dedicato il nuovo progetto museale diffuso con cui il capoluogo romagnolo vuole rendergli omaggio. Si tratta di un intervento di nuovissima concezione strettamente legato al restyling del centro storico cittadino: dopo anni di lavori, nel cuore della città prende vita un viaggio onirico fra Castel Sismondo, le piazza Malatesta e San Martino con installazioni, fontane e proiezioni degli spezzoni delle scene più celebri dei capolavori felliniani.
Un percorso che culmina nel recentemente rinnovato cinema Fulgor, quel luogo dove 'il figlio prediletto riminese' vide i suoi primi film innamorandosi di un mestiere che avrebbe caratterizzato la sua vita, o meglio la ‘Dolce vita’ italiana dal dopoguerra in avanti. Un progetto che viene definito imponente, che ha ricevuto un finanziamento statale di circa 12 milioni di euro viene consegnato al pubblico. L'inaugurazione prevede uno spettacolo di apertura che d'immagini e suggestioni a cui sono stati chiamati Monica Maimone e Valerio Festi, fondatori di Festi Group.
"Una realtà culturale - spiega l'amministrazione comunale - che da anni unisce la ricerca drammaturgica alle più innovative strumentazioni tecnologiche per offrire al pubblico emozioni ed eventi sempre unici". In programma due repliche a distanza di un’ora, dedicate a chi si ritroverà in piazza Malatestiana, tra Castel Sismondo e il Teatro Galli, dello spettacolo intitolato ‘Il maestro che camminava su pezzi di cielo’.
“Non ci illudiamo – dice Monica Maimone - nel breve fremito di uno spettacolo, di poter rispondere alla domanda: 'chi era Federico Fellini?' Sicuramente si tratta di un visionario, un genio, uno dei più grandi registi del Novecento, creatore d'immagini e respiri iconici nella descrizione di un’Italia della sua epoca. Noi – aggiunge - lo racconteremo da un solo punto di vista: le costanti delle sue emozioni nei film, diversi tra loro, ma tutti tesi a indagare sulla sua anima, sulla sua psiche, sul suo tormento di creatore nato in un secolo complesso e in un luogo onirico di suo: Rimini: luogo di contraddizioni e specchio in continuo mutamento rapido di un Paese in mutamento lento”.
Lo spettacolo realizzato per Fellini Museum vuole essere un racconto per immagini volanti, proiezioni, acqua che si fa materia riflettente, e una narrazione, con la drammaturgia di Marco Maria Pernich che attinge anche a Tonino Guerra, affidata alla voce registrata di Andrea Chiodi, regista teatrale allievo di Piera degli Esposti. La performance sarà focalizzata su tre elementi del Fellini uomo e regista: l’innocenza, (La Strada e La Dolce Vita); il profumo del peccato, (Roma e la Città delle Donne); il dolore redento dalla Bellezza, (8 e mezzo, Amarcord, La voce dalla Luna).
La performance coinvolge danzatori aerei, video proiezioni sulla facciata della torre, macchine sceniche volanti e un grande schermo d’acqua a supporto della narrazione dell’intero spettacolo. Il pubblico potrà scoprire il Fellini Museum grazie a un calendario di visite guidate gratuite a Castel Sismondo e al Palazzo del Fulgor.