AGI - Cosa è successo nella psiche degli attori di teatro, una delle categorie professionali più colpite dalle conseguenze del Covid, dopo un anno e mezzo di palcoscenici inaccessibili? È lo spunto, molto autobiografico, da cui è partita Eleonora Mancini, interprete di cinema, tv e teatro per scrivere “Vorrei essere come lei”, comedy drama di cui è anche interprete con Ariela La Stella, appena andato in scena in prima nazionale al teatro Marconi di Roma.
“Dopo oltre un anno chiusa da sola in una casa nuova ho sentito la necessità di mettermi in gioco autorialmente – spiega all’AGI – e in questo momento potevo farlo soltanto con un testo di questo tipo, che racconta il faticoso ritorno in scena della nostra categoria”.
“Vorrei essere come lei” è un “two women show”, dove Mancini e La Stella in un esilarante atto unico interpretano due giovani attrici talmente provate dal lockdown e dall’inattività teatrale da non riuscire più ad uscire, anche dopo l’emergenza pandemia, dall’appartamento che condividono. Sono affette da immobilismo fisico e psicologico, quella “cabin fever”, (sindrome della capanna) descritta dagli psicologi che impedisce di affrontare il mondo dopo la clausura imposta dal virus.
La convivenza, governata da serrati dialoghi e da una soglia disegnata sul palcoscenico che rappresenta la demarcazione tra l’interno e l’esterno, tra io e inconscio, ma anche quella tra le due giovani donne diversissime tra loro, è complicata: da una parte la bionda (Mancini) che ha sviluppato una psicosi per l’igiene e vive di guanti, disinfettanti e autobombordamento di serie televisive, dall’altra la scatenata e invadente bruna (La Stella) noncurante dell’igienizzante.
Per loro non sembra esserci via d’uscita, finché un blackout improvviso rompe quell’equilibrio illusorio in cui le due amiche si crogiolano. “Le cose più belle succedono sempre al buio – continua Mancini – ed è proprio grazie alla forza propulsiva dell’arte, che, così come è successo a noi le due daranno una svolta alle loro vite”. Tornando finalmente attrici, grazie anche all’interpretazione di due monologhi di Stefano Benni “Miss Italia” e “Mi ha tradito”, felicemente rivisitato da La Stella in salsa spagnola.