AGI - Sono 59 i Paesi rappresentati alla 78esima edizione della Mostra del Cinema di Venezia. I film italiani nel concorso principale sono 5, una presenza record. Si contenderanno il leone d'oro "È stata la mano di Dio", del premio Oscar Paolo Sorrentino con Toni Servillo, "Qui rido io" di Mario Martone, "Freaks Out" di Gabriele Mainetti con Claudio Santamaria", "Il buco" di Michelangelo Frammartino e "America Latina" dei fratelli Damiano e Fabio D'Innocenzo con Elio Germano. In tre di questi c'è la partecipazione di Toni Servillo. Ai cinque film in gara, si aggiungono altre tre produzioni italiane fuori concorso. È la "fotografia di momento di grazia per cinema italiano", ha detto il direttore Alberto Barbera nel corso della presentazione della Mostra.
L'apertura della 78esima Mostra Internazionale di Arte cinematografica in programma al Lido di Venezia dal primo settembre è stata affidata a "Madres Paralelas" di Pedro Almodòvar, storia tutta al femminile con Penelope Cruz. La chiusura invece vedrà la proiezione de "Il bambino nascosto" di Roberto Andò con Silvio Orlando (fuori concorso).
Sono tantissimi film, tutti con una "qualità media più alta del solito" quelli giunti alla selezione della Biennale del Cinema di Venezia come se, come ha spiegato il direttore Alberto Barbera, "la pandemia avesse stimolato la creatività". "Molti avevano le carte in regola per entrare in concorso ma molti sono rimasti fuori per mancanza di spazio quindi sono ottimista sullo stato di salute del cinema nonostante le difficoltà", ha aggiunto
Tra le anteprime mondiali da segnalare "The last duel" di Ridley Scott con Matt Damon e Ben Affleck e l'attesissima pellicola tratta dal romanzo cult "Dune" di Denis Villeneuve, che preannuncia effetti speciali mai visti e immagini davvero impressionanti.