AGI - La canzone è "un'isola" su cui "restiamo 'anime salve, in terra e in mar' capaci di dire ogni giorno 'che grande questo tempo, che bella compagnia!' e lo si fa cantando..". Lo dice Giuliano Sangiorgi, frontman dei Negramaro, nel toccante monologo dopo aver eseguito '4 marzo 1943' sul ruolo della canzone d’autore tra citazioni dello stesso Lucio Dalla (Come è profondo il mare) e Fabrizio De Andrè (Anime salve) che anticipa l’esecuzione di “Meraviglioso”, lo storico brano di Domenico Modugno riportato in vetta alle classifiche dalla band salentina con la loro celebre versione uscita del 2008.
Il brano di Dalla è stato riproposto nella versione originale, non censurata, del celebre verso “E anche adesso che bestemmio e bevo vino, per ladri e puttane sono Gesù Bambino”, a cinquant'anni da quando Lucio lo presentò a Sanremo nel 1971 e nel giorno del compleanno del cantautore bolognese.
Il monologo ha per titolo "Meraviglioso" e dice: "C’è un momento esatto in cui le parole, quelle da sole, non bastano a dire, per davvero, tutto quello che pensiamo e sentiamo.Che poi, tutto quello che pensiamo non ci starebbe nemmeno in un oceano...Si sa, mica lo puoi bloccare, non lo puoi recintare! Il pensiero, come l’oceano, non lo puoi confinare...e “chi pensa è muto come un pesce anzi è un pesce e come pesce non lo puoi bloccare”, nemmeno quello...".
"E allora in questo mare così grande, così maestoso e continuamente in tempesta, ma pur sempre troppo piccolo per contenere il pensiero tutto, c’è un posto che galleggia leggero, leggerissimo sulle nostre vite, un’isola felice, che riesce a farlo, e lì, pensieri e parole nuotano liberi, vanno giù in profondità, negli abissi più remoti a scandagliare con il loro radar fondali mai attraversati prima, per poi risalire, carichi di tanti altri colori e tante altre vite..tutte quelle vite che ci appartengono, che sogniamo, che fuggiamo e poi ancora via, nel 'mare aperto e poi giù, il deserto e poi ancora in alto, con un grande salto...'. Atterriamo su quest’isola.. E solo grazie a quest’isola, restiamo “anime salve, in terra e in mare” capaci di dire ogni giorno “che grande questo tempo, che bella compagnia!” e lo si fa cantando... Si chiama “canzone” questo posto ed è un posto meraviglioso, in cui perfino il tuo dolore, potrà guarire poi 'meraviglioso'!".
Quindi l'esecuzione di 'Meraviglioso', chiuso con un auspicio. "Il mondo torni ad essere meraviglioso".
Fiorello nel suo monologo 'politico' parte da Zingaretti che si dimette da segretario del Pd per colpa sua che lo ha preso in giro nella serata precedente: "Sono affrantissimo, io mi ero limitato a fare due battute su Zingaretti e lui si dimette, ma si può essere così suscettibile?". Fiorello ha previsto che ora Franceschini - "lui è bravo" - diventerà il nuovo segretario. Tornando a Zingaretti, Fiorello ha aggiunto: "Ha detto 'mi dimetto perché mi vergogno, qui si parla solo di poltrone'. Ma di cosa vuole che si parli qui? Io mi sento in colpa (battuta della prima serata, quando parlando delle poltrone vuote all'Ariston aveva detto 'Una poltrona senza culo è come Zingaretti senza la D'Urso', ndr), ora il Pd, amici del Pd..". E a questo punto "Zingaretti o fa il sindaco di Roma o fa l'opinionista dalla D'Urso".
Poi lo showman esprime la sua delusione per i tanti commenti sui sociali sul suo look che ricorda molto quello dell'ex premier e segretario del Pd: "Mi hanno detto che assomiglio a Massimo D'Alema. Con tutto il rispetto, sono affranto: prima dicevano che assomigliavo a George Clooney e adesso... D'Alema!".
Piccola impasse per i microfoni in tilt, prima uno e dopo qualche secondo anche l'altro, e così Amadeus interviene sul palco dell'Ariston e interrompe il duetto di Fasma e Nesli che stavano eseguendo il brano "La fine". E' stato quindi lanciato un blocco di spot pubblicitari in attesa che tutto fosse ripristinato e quindi Fasma, con Nesli, ha poi potuto eseguire la cover scelta. In precedenza c'erano stati problemi audio anche durante il duetto che vedeva impegnati Noemi e Neffa.
Chi non ricorda la farfallina tatuata di Belen Rodriguez nel Sanremo del 2011, quello condotto da Gianni Morandi? Dieci anni dopo, nell'edizione 2021, quella senza pubblico all'Ariston in tempo di pandemia, una nuova emozione 'forte' per il pubblico (di casa): compare in scena la nuova valletta (o co-conduttrice), la super modella bresciana Vittoria Ceretti, in scena con un abito molto generoso dove, a un palmo dal seno (non troppo nascosto) esibisce sul fianco sinistro poco sotto l'ascella un tatuaggio che ricorda un segno zodiacale (ma non lo è). E, ovviamente, i social impazziscono. E forse non solo loro.