AGI - Ha iniziato a imitare Lilli Gruber un paio di volte, con la sola voce, al Costanzo show. E adesso, complice la parrucca ramata, il trucco accurato, la giacca sagomata e l’immancabile penna rossa, Gabriella Germani si è completamente incarnata nella regina di ‘Otto e mezzo’, declinandola nella conduttrice di ‘Titolo e quinto e mezzo’ lo spazio satirico della nuova trasmissione informativa ‘Titolo quinto’ del venerdì sera di Raitre. “Sono tornata alle origini, quelle delle imitazioni con trucco e parrucco” spiega all’Agi Germani che vanta il titolo di “imitatrice radiofonica numero uno sulla Terra” conferitole da Fiorello, con cui ha felicemente duettato per lunghi anni in radio da Viva radio 2 a “Il Rosario della sera”.
Da dieci anni infatti non si mascherava più per le sue imitazioni, da quando armata di parrucche si conciava da Mara Venier o da Daria Bignardi, preferendo poi affidarsi alla sua camaleontica voce e alla forza di testi a cavallo tra satira e attualità. In realtà per la sua performance a ’Titolo V’ ha scelto una sana via di mezzo. Nella striscia satirica piazzata prima a inizio puntata e adesso appuntamento finale premiato dagli ascolti, Germani si trasforma, è vero, nella finta Gruber, che a colpi di “sinteticooo”, “rapidooo”, “concludaaa” fa il verso alla padrona di casa di ‘Otto e mezzo’ in grande spolvero di share in questa fase politica, imitando poi con la sola voce le varie Maria Elena Boschi, Letizia Moratti, Giorgia Meloni e Angela Merkel, “collegate” con Gruber in foto.
L’imitatrice impiega circa due ore abbondanti di preparazione per calarsi nei panni della regina de La7 dando vita, spiega, più a una parodia, che a una vera imitazione. “Gruber non ha particolari cadenze, ha una voce pulita e quindi la mia attenzione e quella degli autori è rivolta più ai suoi gesti e ai suoi tic linguistici, come “telegrafico, per favore”. Il meglio di sé, dal punto di vista vocale, Germani lo dà nelle imitazioni delle intervistate dalla sua Gruber, dalla Boschi che dice “non vogliamo poltrone ma chaise longue” alla Santanchè che invoca “vaccino millesimato” come lo champagne.
Quella di cui va particolarmente fiera è però la sua Moratti: “Da quando è assessore al welfare della Regione Lombardia non l’aveva ancora imitata nessuno” chiarisce. Nella sua versione la Moratti saluta gli spettatori “della regioni con pil alto, ma anche quelle con il pil basso” e, soprattutto in una pausa del collegamento telefonico parla con il suo domestico con la voce della riccona Mariangela Melato che in ‘Travolti da un insolito destino…” maltrattava il povero marinaio Giancarlo Giannini.
Un po’ come la sua imitazione cult di Monica Bellucci che in una pausa della telefonata con Fiorello, in radio, parlava in dialetto umbro stretto con la madre. “Dietro ogni imitazione c’è un grande lavoro che nasce dalla lettura dei quotidiani, punta a una satira che non sconfini mai nella volgarità e, soprattutto rispetta la par condicio- spiega - ad ogni puntata affianco personaggi di sinistra a quelli di destra”.
La scelta dei personaggi, poi, non è dettata soltanto dalla facilità o meno di imitarli: “La Azzolina ad esempio mi riesce benissimo, ma l’ho imitata poco perché non mi suscita grandi idee comiche, dopo i banchi a rotelle non sapevo più su cosa scherzare”. Adesso con le nuove ministre del governo Draghi per Germani si aprono nuove strade: la Carfagna l'aveva già imitata quando era ministro delle Pari opportunità performance che ha già postato sul suo profilo Instagram, aperto una settimana fa dopo anni di resistenza ai social.
“Non credo che la farò di nuovo, lo spunto comico allora era la sua provenienza da un mondo, quello dello spettacolo, completamente diverso – spiega – vedremo con le altre, per imitare qualcuno devo trovare una chiave comica nel personaggio, non basta la nomina al governo”. I colleghi Marcorè e Crozza intanto hanno già imitato il premier Mario Draghi: “Ho visto soltanto quella di Marcorè che gioca a Monopoli in versione Draghi, l’ha beccato completamente, ma non avevo dubbi, è bravissimo”.
Lei che pure ha cominciato imitando a scuola Verdone, Raimondo Vianello e Beppe Grillo, ha scelto invece di imitare soltanto donne e va in questa direzione il suo nuovo progetto pensato per il teatro (ma fermato dal lockdown) e adesso proposto anche per una versione tv : un “one woman show” in cui Germani, sempre in scena da sola imiterà venti donne famose.