AGI - “All’orchestra mancherà il calore del pubblico, ma ci inventeremo qualcosa, non sarebbe un buon segnale per il mondo annullare tutto”. Il “la” a queste stranianti e fantasiose festività in musica l’ha dato, in un’intervista al ‘Die Presse’ Daniel Froschauer, il presidente dei Wiener Philharmoniker, orfani di troppi concerti cancellati (trentacinque solo nel primo lockdown), confermando lo storico concerto di Capodanno della Filarmonica di Vienna al Musikverein. Sarà diretto per la sesta volta da Riccardo Muti, con i tradizionali valzer e le polke affiancati da pezzi di Carl Seller e Carl Millocker, finora mai proposti a Capodanno e li vedremo in tv come di consueto, su Raidue il primo gennaio alle 13.30, e in replica alle 17, 30 su Rai5, (oltre che in streaming) su ma per la prima volta dal 1941 con la sala vuota, i musicisti in solitudine pandemica sul palco e una decisiva invenzione 2.0, quella degli applausi virtuali: registrandosi sulla pagina web dei Wiener sarà possibile partecipare al tributo che alla fine delle due parti del concerto sarà trasmesso in diretta nel Musikverein, applauso godibile anche a casa, rimpiazzo digitale ma non meno nobile dell’entusiasmo dal vivo. Le tradizioni, insomma, non si toccano (il concerto di Vienna va in scena dal ’41 con il pubblico), al massimo con i teatri chiusi dal Covid possono essere riviste e corrette, con gli applausi da remoto e il pubblico trasferito dalle poltroncine rosse delle sale a quelle casalinghe, inondato (e sicuramente ingigantito confrontando la capienza dei teatri con i clic globali) però da uno tsunami di proposte streaming e televisive. Senza l’abituale fruizione collettiva dal vivo, è innegabile, non potrà esserci la “neurogamia”, il prodigio energetico che attraverso la musica si verifica quando il nostro sistema nervoso ‘si sposa’ a quello di chi ci sta seduto accanto, descritto nel 2010 da Oliver Sacks nel suo ‘Musicofilia’ (Adelphi). Ma la magia della musica resta, anche con la Fenice di Venezia sprangata e l’altolà ai mille spettatori che arrivavano ogni anno da tutto il mondo: il tradizionale concerto di Capodanno che a porte chiuse vede sul podio Daniel Harding, con la prima parte esclusivamente orchestrale e la seconda dedicata al melodramma, le musiche di Verdi e il benaugurante ‘Libiam né lieti calici’ mai necessario come quest’anno, sarà trasmesso da Raiuno il primo gennaio alle 12.20 e e poi in replica su Rai5 alle 18.30.
"Nuove esperienze digitali da considerare arricchimenti"
“Qualsiasi atto artistico vive di condivisione, l’happening collettivo crea energie non ripetibili a distanza, ma bisogna essere pragmatici e considerare le nuove esperienze digitali come arricchimenti” chiarisce all’AGI Gabriele Marangoni, compositore e docente al Conservatorio di Cagliari, sottolineando le centinaia di migliaia di connessioni, dall’Italia e dall’estero, irrealizzabili nelle sale da concerto e la corsa all’aggiornamento digitale innescata dal Covid. Anche il doversi confrontare con il buio e con il vuoto anziché con il pubblico, sostiene, può essere uno stimolo per le orchestre: “Aiutano a riportarci all’essenzialità del lavoro che facciamo”.
Da Assisi a San Pietro, appuntamenti via streaming, social e tv
E così svuotati e silenziati dal vivo dai decreti antiCovid, teatri pubblici e privati, concerti storici e novità dell’anno si presentano in tanti agli appuntamenti festivi via streaming, social o tv: “Per la prima volta il nostro sarà un concerto senza pubblico ma come ogni anno, con i colori della Basilica di San Francesco, porterà armonia nelle case degli italiani”, ha dichiarato padre Enzo Fortunato, il direttore della sala stampa del Sacro Convento di Assisi, annunciando la performance natalizia che dalla basilica superiore di San Francesco, il 25 dicembre su Raiuno dopo il messaggio papale Urbi et Orbi, alle 12,20 vedrà protagonisti Andrea Bocelli e l’orchestra Carlo Felice di Genova con i brani musicali del tradizionale repertorio sinfonico italiano natalizio.
Sarà preceduto dall’offerta di Raiuno per i bambini, il Concerto di Natale dell’Antoniano di Bologna in diretta, alle 9.35 del 25 e seguito dalla replica, alle 16.45 su Rai5, del concerto delle “tre stelle” della Scala di Milano, con Beatrice Rana, Aida Garifullina e la nuova stella italiana del pianoforte Michele Mariotti. Nella sera di Natale sempre su Raiuno, alle 20,35, dopo il tg, sarà quindi la volta dell’inedito live show de Il Volo con il trio che canterà “Adeste Fideles”, “Oh Holy Night” e “Astro del Ciel” davanti alla Basilica di San Pietro. Canale 5 invece punta sull’Orchestra italiana del cinema, stavolta in solitudine dall’Auditorium Conciliazione di Roma, stasera alle 21,20 e in replica domani alle 13,40.
E anche la mattinata di sabato 26 dicembre si aprirà, su Rai2, con uno prezioso evento musicale, in onda, in diretta alle 10, dal Teatro Rossini di Pesaro: il concerto dell’Orchestra Sinfonica Rossini, formata da cinquanta elementi e diretta dal maestro Pinuccio Pirazzoli. Al coro natalizio a distanza si aggrega anche, in streaming, l’Auditorium Parco della Musica di Roma con i suoi appuntamenti trasmessi gratuitamente sul suo portale e sui canali social, oltre che sui siti di Repubblica e dell’Ansa. Oggi alle 18 ( e in replica stasera alle 22 , nel giorno di Natale alle 11 e a Santo Stefano alle 15) Ambrogio Sparagna propone ‘I suoni del Natale’, il 25 alle 18 (e poi con repliche fino al 2 gennaio) tocca a Paolo Fresu con ‘Jazzy Christmas'.
L’Anfols, associazione nazionale fondazioni lirico-sinfonico partecipa alla festa con i concerti natalizi e capodanneschi che fanno parte dell’iniziativa ‘Aperti, nonostante tutto’, un palinsesto di produzioni in live-streaming realizzate ad hoc, in assenza di pubblico ma con gli artisti in presenza all’interno dei teatri, che da inizio novembre propone il meglio delle produzioni delle dodici Fondazioni lirico-sinfoniche aderenti sulla web tv allestita sul sito Anfols e su quelle dei vari teatri: il 25 alle 16,15 viene proposto il concerto di Natale con Orchestra e coro della Fondazione Arena di Verona/teatro Filarmonico, il 31 c’è la doppia offerta del concerto dal teatro Massimo di Palermo diretto da Omer Meir Wellber con il soprano Carmen Giannattasio e il baritono Christoph Pohl e quello del Regio di Torino diretto da Donato Renzetti, tra Mozart, Haydn e tra l’altro Wagner.
“E’ un’iniziativa nata per trovare una modalità per rimanere vivi e per mantenere un contatto con il pubblico" spiega all’AGI il presidente Anfols Francesco Giambrone, sottolineando i numeri di ‘Aperti, nonostante tutto’ (oltre 130mila contatti solo a novembre con utenti collegati da cinquantasette Paesi del mondo) e la gratuità, sostenuta dai fondi pubblici: “A chi lo desidera abbiamo chiesto una donazione - racconta - e ci hanno sorpreso gli ottomila euro raccolti finora, la prima offerta è arrivata addirittura dal Messico”. Per qualcuno non è comunque un tabù far pagare l’esibizione in streaming. Lo fanno già, ad esempio i Berliner Philharmoniker con la loro Digital concert hall, anche in formato "voucher dono di Natale" a 149 euro per un abbonamento annuale e 9.90 per quello settimanale. Il direttore dei Berliner Kirill Petrenko, sarà però anche fruibile e godibile senza pagare neanche un euro il 29 dicembre alle 10 su Raidue nel prezioso concerto di Natale con l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e Igor Levit al pianoforte.