AGI - Il Campidoglio, il Globe Theatre e piazza del Popolo. Sono i tre punti centrali della commemorazione di Gigi Proietti, il grande attore romano scomparso lunedì mattina nel giorno del suo ottantesimo compleanno.
Il corteo funebre di auto, scortato dalla Polizia Locale, ha sfilto lungo queste tappe. Applausi dai balconi di piazza del Popolo, dai romani e dai poliziotti sulla piazza, tanti 'Ciao Gigi' dai varchi di via Ripetta e via del Babuino. Così è stato accolto l'ingresso del feretro di Gigi Proietti nella chiesa degli Artisti, accompagnato dalla compagna Sagitta e dalle figlie Carlotta e Susanna. Ultima a entrare in chiesa Benedicta Boccoli con Maurizio Micheli
La cerimonia funebre, con presenze contingentate, si è svolta nella Chiesa degli Artisti a piazza del Popolo. Solo 60 le persone ammesse. La compagna di Proietti, Sagitta, e le due figlie hanno stilato una lista ristretta e blindata che comprende familiari, amici e colleghi. Tra questi ci saranno Fiorello, Paolo Bonolis, Enrico Brignano e, tra gli altri, la coppia Ugo Pagliai e Paola Gassmann.
"Oggi con Gigi muore anche un pezzo di Roma", ha detto al suo ingresso in chiesa, Rodolfo Laganà, ex allievo del laboratorio Proietti. Rimarcando quanto Proietti fosse "un'istituzione, e questo gli andrà riconosciuto", l'attore ha raccontato di aver fatto visita recentemente a Proietti: "Aveva comunque il sorriso sulle labbra".
Molto addolorato anche Enrico Vanzina, figlio di Steno, che nel '76 aveva diretto Proietti nel suo film cult 'Febbre da cavallo' (una delle prime prove da sceneggiatore dello stesso Enrico): "La tristezza di oggi si somma al dolore per la scomparsa di mio fratello Carlo, due anni fa. Proprio Proietti lo aveva ricordato in chiesa".
La famiglia avrebbe voluto che l'estremo saluto a Proietti potesse essere aperto a tutti, ma le esigenze di ordine pubblico legate alla situazione sanitaria hanno imposto che a dare l'estremo saluto al grande attore scomparso lunedì potessero essere solo un numero limitato di persone.