AGI - Si fa la storia, A Sanremo, col presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il primo capo dello Stato al festival di Sanremo accolto dalla per lui 'solita' standing ovation ma in un luogo pop, lontano dalle solennità scaligere. Assiste allo spettacolo assieme alla figlia Laura senza dire nulla, parla però. Con gli occhi che scintillano quando Roberto Benigni cita il padre Bernardo, che fu uno dei padri della Costituzione, e gli applausi per l'artista toscano.
Chiara Ferragni, prima, che non dosa le parole e le parolacce e affonda su temi non originalissimi ma al centro del suo impegno nel volontariato con il cachet devoluto a un'associazione che protegge le donne vittime di violenze.
Poi, la furia, imprevista. Quella di Blanco che distrugge il palco rovesciando i vasi di fiori. Si giustifica con Amadeus: "Non sentivo la voce". Il pubblico non capisce e lo fischia, i social lo massacrano. L'immagine di culto della serata è Gianni Morandi che saggiamente imbraccia una scopa e spazza il palco col sorriso sornione di chi ne ha viste tante e pure peggio. Siamo ai livelli di Bugo-Morgan, osserva Amadeus e a metterci una toppa comica accorre in collegamento Fiorello: "Ma che minchia fate?".