N egli Stati Uniti è stato usato il riconoscimento facciale per identificare gli stalker di Taylor Swift. A rivelarlo è la rivista Rolling Stone, secondo la quale durante una serie di concerti della cantante americana al Rose Bowl di Pasadena, un chiosco che trasmetteva immagini della performer avrebbe anche registrato i volti dei fan per trasmetterli a una sala di controllo a 3.200 chilometri da lì. All’altro capo della trasmissione, a Nashville nel Tennessee, un computer sarebbe stato utilizzato per analizzare la ricorrenza dei volti.
“Chiunque sia andato al concerto si ferma a guardarlo (il chiosco, ndr), e il software inizia a funzionare”, ha dichiarato il responsabile della security dell’Oak View Group, Mike Downing, che era presente all'evento. Non sono disponibili ulteriori dettagli riguardo la conservazione delle informazioni raccolte o il trattamento delle stesse. Anche se, come evidenzia Quartz, “le sedi dei concerti sono normalmente luoghi privati”, ragione per cui “i proprietari possono sottoporre il pubblico a qualsiasi tipo di sorveglianza, incluso il riconoscimento facciale”.
Taylor Swift (AFP)
L’uso di software per l’identificazione dei volti nei concerti non è una novità. A maggio di quest’anno l’azienda Ticketmaster aveva espresso l’intenzione di investire sulle tecnologie di riconoscimento facciale per eliminare le file agli eventi. Nella relazione del primo quarto del 2018 di Live Nation - che controlla anche Ticketmaster - si annunciava una collaborazione con la startup statunitense Blink Identity, per consentire agli spettatori di accedere alle location dei concerti semplicemente esibendo il volto.
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Al momento non è possibile dire se la tecnologia impiegata abbia portato a risultati concreti. Lo scorso aprile un uomo armato di coltello era stato arrestato fuori dalla casa della performer, secondo quanto riportato dalla polizia di Los Angeles. Julius Sandrock, trentottenne affetto da depressione, bipolarismo e disturbi ossessivo-compulsivi, sembra essere stato identificato solo per il suo comportamento sospetto e non tramite riconoscimento facciale.