L o Stato Sociale va avanti. Dischi, libri, fumetti, tv e ora anche la radio. Il 6 ottobre infatti parte il loro appuntamento settimanale con “Lo Stato Sociale Show”, il programma che andrà in onda ogni domenica alle 16 su Radio2, e che loro presentano così: “Le persone, tendenzialmente, fanno scelte comode. Poi ci sono gli artisti e gli scemi. Gli artisti e gli scemi fanno scelte scomode, i primi per vocazione, i secondi perché non sono abbastanza furbi. Noi siamo Lo Stato Sociale e siamo ufficialmente un collettivo di artisti scemi”.
Quello in radio in realtà è un ritorno alle primissime origini, quando le loro voci animavano Bologna dalle frequenze di Radio Città Fujiko, quando Lo Stato Sociale nemmeno esisteva, “Singolarmente ci stiamo avviando alla morte, come cantava Elio nella sigla di Boris ‘dopo la tv il cinema, dopo il cinema la radio, dopo la radio la morte’. A parte gli scherzi ci ha preso bene, è una bella idea fare qualcosa assieme che non siano le canzoni e i concerti. Siamo stati ospiti da Morgan nella sua trasmissione e lui è molto convinto: ‘Adesso facciamo la rivoluzione, facciamo tornare tutti a fare la radio!’, e ci piace pensare che sia così”.
Effettivamente potrebbe risultare una mossa culturalmente quasi rivoluzionaria…
"È un mezzo molto particolare la radio, molto bello. Il fatto che è al contempo sottofondo e luogo di qualcosa che ti interessa. E poi non ci sono radio a pagamento, non devi fare abbonamenti…arriva dovunque”
Cosa dobbiamo aspettarci da questo show?
“È un varietà, un programma quasi antico ma moderno. Ci saranno gli ospiti, delle rubriche, ci saranno dei giochi che ci siamo inventati, cercheremo di fare quello che è alla base della nostra poetica, ovvero intrattenere ma cercando di portare sempre qualcosa di nostro”
Voi vi portate sempre dietro questa spregiudicatezza scanzonata che vi permette di essere sempre preparati ad affrontare qualsiasi sfida, il vostro pensiero arriva sempre dritto, senza troppi giri di parole, a questo punto viene da chiedersi: se voi siete pronti per la Rai, la Rai è pronta per voi?
“Eh, ma non chiederti quello che la Rai può fare per te, ma ciò che tu puoi fare per la Rai, come diceva John Kennedy! In realtà ci dovremo conoscere bene noi e la Rai in questi mesi e venirci incontro su tutte le cose. Ricordiamo comunque che il nostro obiettivo, con questa trasmissione, è farla fallire la Rai, però la Rai non lo sa. Stiamo cercando di adescarla con l’inganno per poi farla miseramente fallire sotto i colpi del nostro intrattenimento becero”.
A questo punto non resta che chiedervi cosa avete ancora in mente, a parte la pittura avete esplorato ogni singola modalità di espressione…
“Il nostro progetto è accumulare dieci mestieri e licenziarci in un unico giorno da tutti e poi sparire in una nuvola di fumo. E sarà il giorno più bello della nostra vita”.