AGI - "Dopo una serie di riflessioni e confronti col governo la proposta che oggi ho portato in Cda è il rinnovo dell'incarico a Dominique Meyer fino al primo agosto 2025". Lo ha annunciato in conferenza stampa il presidente della fondazione teatro alla Scala e sindaco di Milano Giuseppe Sala. "Il Consiglio così delibera per questioni relative al nostro statuto. Come già successo quando avevamo designato Meyer, questo rinnovo dovrà essere confermato dal nuovo consiglio che entrerà in funzione a febbraio 2025".
"Nel nostro statuto" aggiunge "c'è una questione sospensiva ma ci siamo già passati, non credo che ci saranno problemi. Ortombina si preparerà in questi mesi e Meyer preparerà il tutto per facilitare il lavoro di Ortombina. Formalmente Ortombina sarà designato dal 1 settembre di quest'anno. Il ruolo di soprintendente designato è un ruolo operativo, non una dichiarazione di principio, quindi, in accordo con Ortombina, dovrà essere operativo anche su Milano".
"Il mio consiglio a Ortombina è: pensiamo a ripristinare il ruolo del direttore generale. Vediamo cosa deciderà lui". Lo ha detto il sindaco di Milano e presidente della fondazione Teatro alla Scala, Giuseppe Sala, al termine del cda che ha designato Fortunato Ortombina nuovo soprintendente da settembre 2024, rinnovando l'attuale Dominque Meyer fino ad agosto 2025. Comunque, "la questione del direttore generale oggi non è stata affrontata, non ne abbiamo parlato. La mia sensazione sulla base della mia esperienza non solo scaligera: è chiaro che le organizzazioni si fanno costruendo al meglio un modello organizzativo che si adatti all'ente o alla società, ma le organizzazioni dipendono anche dalle persone che vengono scelte - ha continuato -. Meyer per esempio si è fatto carico della gestione amministrativa e dei rapporti con i sindacati in questi anni e lui stesso alla fine non è stato per niente contrario alla rinuncia del direttore generale, anzi mi pare che sia stato favorevole".
"Con Ortombina sarà cosi'? Magari no. Io nel colloquio con lui ho discusso della possibilità di ripristinare il ruolo del direttore generale e a oggi mi pare, ma lasciamo arrivare Ortombina, che non sia contrario ad avere un direttore generale che garantisca una maggiore tenuta". Per quanto riguarda invece il direttore artistico, "non ne abbiamo ancora discusso. I sovrintendenti normalmente non amano avere un direttore artistico e ritengono di poterlo fare. Hanno ragione o no? Va affrontato caso per caso. Meyer ha sempre chiesto di non averlo, vedrà cosa dirà Ortombina".
Proroga anche per Chailly
"Abbiamo teso ad allineare la scadenza di soprintendente con la scadenza di direttore musicale. In questo caso i tempi possono essere diversi e questo dipende da logiche di programmazione. Il consiglio ad oggi autorizza una proroga a inizio stagione 2026-27 del maestro Riccardo Chailly in qualità di direttore musicale", ha annunciato ancora Sala. "Farà la prima del 2024, la prima del 2025, mentre la prima del 2026 - ha aggiunto - la dirigerà il nuovo direttore. Il consiglio dà una indicazione sul maestro Daniele Gatti come suo successore, d'accordo con Ortombina. Sarà lui a portare al consiglio il nome del maestro Gatti come nuovo direttore, ma sul nome c'è accordo tra il consiglio e Ortombina".
"Noi parliamo della stagione, che puo' voler dire che tendenzialmente intorno all'estate del 2026 ci sia un subentro", ha spiegato Sala. "Però il problema è la programmazione della stagione. Anche su questo, in questo momento, partendo dal presupposto che avviene poi formalmente attraverso una proposta del sovrintendente entrante, non abbiamo bisogno di deliberare oggi, ma nella chiarezza con tutti i protagonisti parliamo di un periodo non precisissimo, ma in maniera tale che la stagione nuova la cominci lui", Daniele Gatti. Riccardo Chailly dovrebbe quindi andare via entro l'estate 2026 e la prima del 7 dicembre 2026 dovrebbe essere responsabilità del nuovo direttore musicale.
La norma dei 70 anni
"Meyer mi ha chiesto di arrivare ai 70 anni e credo che non solo fosse nei suoi diritti, ma che facesse assolutamente bene. Il consiglio ritiene che la norma dei 70 anni non sia valida e che non impatti sulla Scala. Questo da pareri legali", ha spiegato ancora Sala dopo la riunone del Cda che ha designato Fortunato Ortombina nuovo soprintendente da settembre 2024 rinnovando l'attuale Dominque Meyer fino ad agosto 2025.
"Ciononostante - ha aggiunto - nella discussione col governo abbiamo trovato una formula, che è evidentemente di compromesso, ma riteniamo che sia un compromesso accettabile. Quindi non lo facciamo perché siamo obbligati dalla legge, ma perché ci siamo arrivati attraverso una discussione col governo. Le reciproche posizioni di partenza le conoscete. Diciamo che il consiglio a questo punto è soddisfatto di tutto ciò. I singoli protagonisti saranno soddisfatti? Di fronte a situazioni del genere mai nessuno lo è completamente. Non mi voglio prendere nessun merito, perché ho cercato di fare l'esecutore diligente delle volontà del consiglio, ma io ho continuato in tutte queste settimane ad avere un confronto, l'ultimo ieri pomeriggio con Meyer, per cercare di rendere viabile questa decisione, per il bene della Scala", ha concluso.