AGI - Partita il 1 luglio, La XVII edizione del Fara Music Festival entra nel vivo con la seconda sezione, all’interno del Parco Cremonesi, nel cuore dell’Abbazia di Farfa. Otto concerti dal 27 Luglio al 6 di Agosto che vedranno sul palco alcuni dei più grandi nomi del jazz italiano.
Si parte il 27 Luglio con Karima e il suo progetto “my Songbook”. La cantante livornese ha selezionato i brani che più hanno segnato il suo percorso: spiccano “Lullaby of Birdland”, primo pezzo cantato per una jam session all’età di 18 anni, e “Greatest Love of All” della sua musa ispiratrice, Whitney Houston.
Il 28 luglio Il Trio del pianista napoletano Andrea Rea ospita il sassofonista Maurizio Giammarco, in un omaggio alla musica del chitarrista John Scofield. Protagonisti della serata i brani del musicista statunitense che, insieme a Metheny e a Frisell, ha rivoluzionato negli ulti 40 anni il linguaggio della chitarra Jazz mondiale.
Sabato 29 luglio tocca al Trio Zeppetella Bex Gatto in un concerto tributo a Wes Montgomery, a 100 anni dalla nascita del chitarrista di Indianapolis. Wes è riconosciuto universalmente come uno dei maggiori chitarristi nella storia del jazz, capace di seguire ed evolvere la traccia lasciata dai grandi pionieri dello strumento.
Domenica 30 luglio una delle voci più stimate del panorama jazz italiano, quella di Susanna Stivali, incontra il super trio brasiliano Trio Corrente, vincitore di un Grammy Award, con il quale ha lavorato a un disco in uscita nei prossimi mesi, progetto presentato in anteprima assoluta.
Ancora Brasile e Italia il 3 agosto, con una produzione originale del Fara Music Festival. Protagonisti Paulo Paulelli, Edu Ribeiro, e Fabio Torres, tre dei musicisti più noti nella scena Jazz brasiliana, e il saxofonista Stefano Di Battista, tra i musicisti italiani più conosciuti al mondo.
Venerdì 4 agosto arriva Gabriele Mirabassi, uno dei massimi virtuosi odierni del clarinetto a livello internazionale. Affiancato dal chitarrista Nando Di Modugno e il bassista Pierluigi Balducci, Mirabassi ci condurrà in un viaggio evocativo e suggestivo dal Mediterraneo all’America del Sud, su una rotta in cui si intersecano jazz, folklore ed echi della tradizione classica.
Classe 1987, Shai Maestro, è uno dei pianisti più promettenti e di talento della sua generazione. Dal debutto con il suo trio nel 2011, Shai ha continuato sempre più a plasmare la sua musica di un’identità forte. Ha pubblicato cinque album dal suo debutto nel 2011. L’ultimo è "The Dream Thief" ed è stato pubblicato dalla storica etichetta ECM. Sabato 5 Agosto si esibirà in esclusiva 2023 per il Lazio in piano solo.
Domenica 6 Agosto sarà la volta di “Love in Translation”, progetto discografico che segna il ritorno di Rosario Giuliani ed è dedicato al sentimento più forte e indecifrabile: l’amore. Fra standard famosi, come “Duke Ellington’s Sound of Love” del grande Charles Mingus, “Love Letters” di Victor Young e Edward Heyman e persino una “Can’t Help Falling in Love” che fu nel repertorio di Elvis Presley.
Dall’11 agosto fino al 27 Agosto si alterneranno nella terza parte della rassegna, ancora una volta all’interno del Garden 9, band provenienti da numerose regioni d’Italia. I pugliesi Blinding Spheres (trio elettrico) e Alessandro Casciaro Power Trio feat. Simone Basile, i campani Kairos (etno Jazz) e Antonio della Polla (vibrafono trio), i lombardi Cesare Ferro Quartet e Barba Negri Ziliani e i vicentini Metronautica.
Sabato 12 agosto, sempre nello spazio Into the Garden, andrà in scena “Cantare Pieranunzi", dove Enrico Pieranunzi proporrà nuove, emozionanti versioni vocali delle sue composizioni. Un’operazione nata dallo spunto della talentuosa cantante partenopea Valentina Ranalli che, profondamente ispirata dai brani del pianista romano, ha messo su di essi intriganti testi in italiano, inglese, francese (in un caso, anche in napoletano) e, insieme allo stesso Pieranunzi, ha dato loro una nuova veste vocale che ne esalta la suggestione narrativa.