AGI - Il Sindacato dei musicisti egiziani ha cancellato il concerto del rapper americano Travis Scott, in agenda per il 28 luglio alle Piramidi di Giza, poiché secondo loro promuove "pensieri massonici". Lo ha riferito Al Arabiya, sottolineando che la decisione del sindacato di categoria è stata presa dopo aver esaminato le opinioni degli egiziani sui social media e dopo aver ricevuto segnalazioni secondo cui Scott "esegue strani rituali" durante i suoi concerti.
"Foto e rapporti hanno mostrato che Scott usa i suoi concerti per organizzare rituali che contraddicono i nostri valori e le nostre tradizioni. Il sindacato ha quindi deciso di annullare la licenza per il concerto che non è in linea con l'identità culturale del popolo egiziano", si legge nel comunicato diramato.
Secondo alcuni osservatori è raro che il potente sindacato dei musicisti si opponga a eventi come questo o abbia una linea di censura, ma di recente ha moltiplicato i suoi pareri negativi e contrari nei confronti di alcuni generi musicali valutati come "impropri" in Egitto.
Il concerto del 28 luglio si sarebbe dovuto tenere in una location famosa e molto suggestiva quale le piramidi di Giza, nei pressi della capitale Il Cairo. Travis Scott ha fatto recentemente parlare di sé per un tragico fatto: dieci persone sono morte in una calca al festival Astroworld in Texas nel 2021 al quale ha partecipato.
Secondo una teoria popolare, il loro decesso sarebbe stata la conseguenza di un rituale satanico mentre per altri l'incidente ha fatto scattare sui social media la teoria del complotto. Il mese scorso, un gran giurì di Houston ha però deciso che Scott non dovrà affrontare accuse penali per la loro morte.