AGI - Un altrove è possibile pur restando ancorati alla propria terra, alle proprie origini, alle proprie tradizioni. Questo il punto di partenza di "Celosia" disco d’esordio della formazione irpina Kairos, uscito il 29 maggio 2023 per l’etichetta Emme Record Label. Un ensemble guidato da Vincenzo Natale alla fisarmonica e Gerardo Pizza al sax contralto, tenore e soprano al quale hanno preso parte anche Lorenzo Gagna al basso elettrico, Iacopo Sichi alla batteria, Edoardo Ferri alla chitarra elettrica, Edoardo Ferri alla chitarra acustica, Stefano Riccio alle percussioni, con gli special guests David Boato alla tromba e flicorno e Marcello Allulli al sax tenore.
In questo disco le radici, i suoni e le tradizioni popolari del Sud Italia si mescolano con il jazz, il rock e la musica moderna in una perfetta armonia di suoni e interplay. Un incontro tra passato e presente e fra linguaggi apparentemente distanti che dialogano in perfetta simbiosi.
Tra le composizioni più rappresentative del disco "Annaré" è una delle più autobiografiche perché rappresenta una dedica alla madre che Gerardo Pizza ha perso all'età di 6 anni. Una ballad intima, profonda, divisa tra la rabbia dovuta alla scomparsa e la speranza mai sopita di rivederla. L’inizio è affidato a un’improvvisazione libera del sassofono che anticipa il tema al quale si unisce il gruppo. "Marvin" invece somiglia a una samba che esalta la prestazione di Stefano Riccio alle percussioni e dei due special guest del disco, David Boato alla tromba e Marcello Allulli al sax tenore. Il brano si divide in due parti: nella prima vi è un intro suonato da percussioni, batteria e chitarra, nella seconda il tempo si dimezza e la melodia avvolgente è impreziosita dall'entrata della tromba.
"Mandragola" è la composizione che meglio racchiude le sfaccettature del progetto. Diverse linee melodiche si succedono nel primo tema mentre, nel secondo, il sound si avvicina al tango argentino. "Amore e Psiche" è invece ispirato alla famosa scultura di Canova ed è nato dopo una lezione di storia dell'arte. Una ballad intima, simile alla scena di un film il cui protagonista riflette sulla propria vita. Nella seconda parte questi pensieri diventano sempre più oscuri, inquieti e la scena finale si conclude con quest'ultimo che cerca di evaderne.