AGI - Italiani popolo di poeti, navigatori, ct della nazionale e direttori artistici del Festival di Sanremo. Così, mentre il web prende fuoco dopo l'annuncio al Tg1 di Amadeus dei 22 big scelti per animare la 73esima edizione del Festival, basterebbe poco per capire che prendersi la responsabilità di questa scelta è un po' come fare il giocoliere con discografia, esigenze televisive, meritocrazia e istinto.
È chiaro che qualunque appassionato di musica desidererebbe veder gareggiare i propri artisti preferiti, come se fosse una semplice lista della spesa, altrettanto chiaro che questo lusso non spetta nemmeno ad Amadeus stesso. È altrettanto chiaro che chi è attento a ciò che succede ogni settimana nel mercato musicale italiano, desidererebbe che Sanremo fotografasse al millimetro quello che sta succedendo, dimenticando che il Festival di Sanremo è di fatto uno show televisivo il cui compito, soprattutto di Amadeus e della sua squadra, è quello di piazzare davanti allo schermo più persone possibili.
In quest'ottica andrebbe letta la lista dei 22 big che a febbraio si esibiranno al Teatro Ariston; ventidue più sei, già perché il direttore artistico e conduttore ha approfittato dello spazio offerto dal telegiornale per avvisare che saranno sei i giovani che il prossimo 12 dicembre si guadagneranno un biglietto per la gara dei big, la metà dei partecipanti dunque, che contribuiranno a far salire a 28 le canzoni di Sanremo, questa sì una scelta abbastanza forte, vorrà dire che al netto del dilemma superospiti le serate saranno molto molto lunghe.
Detto ciò, i 22 artisti convocati da Amadeus sono: Giorgia, Articolo 31, Elodie, Colapesce DiMartino, Ariete, Modà, Mara Sattei, Leo Gassmann, i Cugini di Campagna, Mr. Rain, Marco Mengoni, Anna Oxa, Lazza, Tananai, Paola & Chiara, Lda, Madame, Gianluca Grignani, Rosa Chemical, Coma Cose, Levante, Ultimo.
Saltano subito all'occhio una serie di ritorni, quello di Giorgia e Anna Oxa, due delle grandi signore della musica italiana, la prima era da poco tornata con un bel singolo dalle sonorità contemporanee, Anna Oxa l'abbiamo un po' persa di vista; cosi' come i Cugini di Campagna, progetti che sono ormai totalmente fuori dal mondo della musica, se ancora la fanno, servirebbe andare a controllare, il largo pubblico di certo non se n'è accorto.
Una chiamata, la loro, buona per accontentare le nonne di RaiUno, anche se immaginiamo che Amadeus voglia provare a bissare l'effetto simpatia scattato due anni fa con Orietta Berti; vedremo. Tra i ritorni che fanno scattare un sorriso, anche quello di Paola & Chiara, aiutate a tornare in prima linea da Max Pezzali, che le ha ospitate sul palco del concerto/evento di San Siro la scorsa estate per tornare ad interpretare i cori di "Nord, Sud, Ovest, Est"; lo potremmo chiamare un chiaro omaggio al pop anni '90.
Un po' come la convocazione di Gianluca Grignani, le cui avventure e disavventure tutti più o meno conosciamo, ma del quale non si può dire che trattasi di cantautore che nell'arco della sua carriera ha avuto spunti cantautoriali eccezionali. Anche i Modà rappresentano certamente un ritorno, sperando che sia piu' felice di quello nel mercato discografico, dove si sono ripresentati con "Buona fortuna", album in cui la band riproponeva quel pop anni 2000 che faticosamente il pubblico si è messo alle spalle da tempo, e con lui proprio i Modà.
Amadeus chiaramente aveva il compito di pensare alle nonne ma anche alle nipotine, solo così si può giustificare l'inserimento in lista di artisti come Leo Gassmann e LDA, che coprono la quota talent del cast; purtroppo non si sono mai rivelati davvero pronti ad un'avventura discografica solida e seria. Articolo 31, Mr. Rain, Madame e Lazza sono invece i rapper che Amadeus ha voluto chiamare quest'anno; con i primi proseguiamo sull'effetto amarcord, gli Articolo 31 (attenzione, non solo J-Ax ma anche Dj Jad, quindi trattasi di reunion) sono tra quelli che hanno portato il rap in Italia, i primi a renderlo mainstream.
Mr. Rain è un rapper perfetto per Sanremo: un discreto talento mai disturbante, rap con tematiche pop, minimo sforzo, massima resa. Nella lista dei rapper abbiamo inserito anche Madame, che torna al Festival un paio d'anni dopo il debutto con "Voce", che poi si aggiudicò la Targa Tenco come miglior brano. Una cantautrice insomma, e quello che ci aspettiamo da lei è esattamente un altro brano in cui le barre celebrano contenuti impegnati.
L'invito a Lazza era piuttosto scontato, ricorda quello di Rkomi lo scorso anno, il suo "Sirio" è l'album più venduto del 2022 secondo i dati forniti dalla FIMI: doveva esserci per forza. Chiaramente scorrendo i nomi del cast due sono quelli che saltano agli occhi, big un po' più big degli altri, e sono Marco Mengoni e Ultimo, entrambi arrivano da un periodo particolarmente fortunato: Mengoni la scorsa estate ha conquistato San Siro e l'Olimpico, Ultimo è stato il piu' giovane artista italiano a realizzare un intero tour negli stadi; due artisti da tenere d'occhio, perchè hanno uno straordinario controllo del proprio lavoro, i loro brani sono sempre estremamente solidi e funzionali, il loro mettersi in gioco suggerisce che potrebbero avere in serbo qualcosa di speciale. (
Lunga la lista degli artisti provenienti dalla scena indipendente: Colapesce e Dimartino sono diventati ormai una coppia musicale di fatto, nata proprio sul palco dell'Ariston dove vinsero (se non la gara ufficiale, certamente dopo in termini di vendite) con "Musica leggerissima", brano diventato ormai un cult assoluto. I Coma_Cose una coppia lo sono proprio nella vita, un amore che anni fa ha fatto emozionare il largo pubblico del Festival con la bellissima "Fiamme negli occhi"; sono usciti da poco con un bellissimo disco, "Un meraviglioso modo di salvarsi", cosi' siamo curiosi di vedere come reagirà il pubblico oggi che non sono gli artisti underground dell'ultima volta.
Attenzione ad Ariete, se è vero (ed è vero) che il pubblico del mondo della musica, il famigerato target, è composto nella stragrande maggioranza da giovani, la cantautrice classe 2002 del roster Bomba Dischi è una che in questi anni ha assunto una voce autorevole nella narrazione della sua generazione; potrebbe rivelarsi una delle sorprese del cast.
Anche gli inviti a Mara Sattei e Tananai ci risultano piuttosto scontati, la prima è indiscutibilmente una delle voci femminili più ascoltate del new pop italiano, una delle poche che quando esce poi finisce in classifica; il secondo, dopo la pubblicazione dell'ottimo "Rave, Eclissi", è giusto che torni all'Ariston dopo l'ultimo posto dello scorso anno e un successo che lo ha travolto negli ultimi mesi.
Elodie fa share, inutile negarlo, in questo momento rappresenta il pop femminile italiano, magari non sempre musicalmente azzeccatissimo, ma confezionato in maniera corretta. A proposito di donne, nove su 22 convocazioni (contando anche California dei Coma_Cose), sorridiamo al ritorno di Levante, anche lei una delle paladine della rivoluzione indie dei primi anni '10, una cantautrice che ci ha regalato diverse gioie in passato, una delle scelte piu' azzeccate di Amadeus forse.
Molto interessante la scelta di invitare Rosa Chemical, interessante perché si tratta di un artista eccezionalmente bravo ma anche controverso, che porta avanti tematiche diciamo ben poco sanremesi, che non sia la carta che Amadeus, a nome di tutta la tv di Stato, voglia giocarsi quando gli punteranno il dito, e succederà, nominandogli i Cugini di Campagna? Anche in questo senso, non resta che aspettare.
Detto ciò, la considerazione finale è che al netto di chi Amadeus avrebbe potuto chiamare e non ha chiamato e del fatto che i brani ancora non si conoscono, non è un brutto cast; servirà solo in certi punti far finta di guardare un normale show televisivo, perfettamente consapevoli che il mercato discografico è un altro e certe canzoni non avranno alcuna possibilità di restare nella nostra memoria. Ma il Festival della Canzone Italiana di Sanremo ha sempre funzionato così.