AGI - Si intitola “Voglio la gonna” il nuovo album di inediti di Luigi Strangis, vincitore dell’edizione 2022 di “Amici di Maria De Filippi”. Il disco è stato anticipato dal singolo “Stai bene su tutto”, arrivato a sostare per tante settimane in vetta a tutte le classifiche specializzate.
Hai intitolato il disco “Voglio la gonna”, perché?
Perché secondo me è importante ribadirlo al giorno d’oggi, nonostante la mia generazione ha conquistato determinate cose. Secondo me qualsiasi persona deve essere libera di indossare e anche fare quello che vuole, infatti è un discorso molto più generale, non si tratta di essere liberi solo nell’outfit, se io domani voglio fare l’astronauta lo faccio; lo dico anche in un pezzo: “Voglio una vita senza regole” ma rispettando anche gli altri.
In questi primi passi nella musica ti sei sentito in qualche modo vincolato?
No, quello no, vincolato nella musica no.
Come stai trovando il mondo della discografia, che immagino tu prima dell’esperienza ad “Amici” sognavi…?
In realtà non sapevo cosa aspettarmi, per me è ancora un mondo molto nuovo ma ormai mi ci sono ambientato. Io mi sento molto libero, me la vivo così…
Una delle prime domande che viene in mente ascoltando il disco è: questo ragazzo che intende dare di più alla musica italiana? Perché spesso altri dischi di colleghi usciti da “Amici” (anche grandi nomi) non hanno aggiunto alcunché…invece nel tuo disco si nota la volontà di dire qualcosa di un po' diverso, ti sei concentrato su questo aspetto?
Io quello che vorrei dare in generale è leggerezza, non ho voluto fare un disco molto pesante, secondo me nel mondo serve un po' di leggerezza in più. Nel disco parlo anche di amore, ma sempre in maniera leggera, non mi colpevolizzo e non colpevolizzo nessuno, anche quello me lo vivo in maniera leggera. Poi, musicalmente parlando, ho sempre vissuto di molte influenze abbastanza vintage, quindi inevitabilmente quello ricade sia sul modo di scrivere che sull’approccio musicale. Io credo di voler dare questo, o almeno ci provo.
Visto che lo hai accennato, artisti ai quali ti ispiri?
Chitarristicamente parlando John Mayer, Stevie Ray, Rory Gallagher, Frusciante, sono chitarristi che ho sempre ascoltato e hanno dato molto a me nel linguaggio musicale. Poi artisti come Bowie, Dalla, Pino Daniele, sono artisti che ho ascoltato per tutta la mia vita, quindi poi mi hanno influenzato inevitabilmente; sono figure anche molto particolari…
Come hai detto poco fa, è un disco che parla in realtà molto di amore, è stata una scelta ben precisa?
No, è semplicemente quello che adesso sento di voler dire, è quello che mi va di dire oggi. Il disco è molto energico, questo perché mentre l’ho registrato ero tra una data di live e una di instore, quindi non stavo mai fermo, quindi anche nel disco passa questo messaggio sul non stare fermo, mantenere sempre carico il tiro.
L’impressione da fuori è che il rischio di partecipare ad “Amici” è che gli artisti vengano percepiti più come personaggi televisivi che come musicisti veri. Tu hai questa percezione?
In realtà no, a chi mi segue appaio molto come musicista. Sarà anche per il fatto che suono, quindi sono riuscito a dare questa idea. Ma anche altri artisti, come sangiovanni, che è riuscito ad andare avanti, nessuno pensa più a lui come uno che è stato ad “Amici”. Penso che sia un programma molto basato sulla musica.
Quindi è un percorso che consiglieresti?
Si, anche perché lì davvero impari tante cose sulla musica, cosa che magari da fuori non è percepita, ma ti assicuro che là dentro facciamo musica dalla mattina alla sera.
La De Filippi ha ascoltato il disco?
Si, fortunatamente le è piaciuto, ci sentiamo, lei mi consiglia anche…
…d’altra parte tu sei anche uno dei primi della squadra della nuova etichetta legata al programma, la “21CO”…
Si, vero, è un percorso che ho voluto continuare. È una famiglia in realtà, io con loro lavoro molto bene e sono contento di questa scelta.
Quale tra le canzoni di questo disco ti identifica di più come artista?
Io penso “Stai bene su tutto”.
Sanremo è una cosa nelle tue prospettive? Gli artisti passati da “Amici” tra l’altro hanno una bella storia legata al Festival…Non ti chiedo se sei stato già chiamato perché non me lo diresti, ma Amadeus è chiaro che c’avrà fatto un pensierino, questo lo diamo per scontato…
Be si, sarebbe figo e sarebbe un grande onore. Io guardavo Sanremo da piccolo ed è un grande palco, mi piacerebbe molto. Non ti dico altro (e ride)
Tu che genere di artista vorresti diventare?
Io vorrei essere così come sono oggi ma con molta musicalità in più.
Che intendi per musicalità?
Perché si può sempre fare di più a livello musicale, crescendo posso trovare la mia dimensione, anche se per ora io sto bene.