AGI - Il concerto dei Maneskin si farà. L'appello dei medici che chiedevano di annullare l'evento previsto per il 9 luglio al Circo Massimo di Roma a fronte del moltiplicarsi dei contagi da Covid, si è infranto contro il 'no' del Comune.
"Non sta a noi tecnici prendere una decisione sul concerto dei Maneskin. Dobbiamo sfatare alcuni miti come quello che l'estate o all'aperto il virus non si trasmette" ha detto Giovanni Rezza, direttore generale della Prevenzione sanitaria presso il ministero della Salute. "In un ambiente chiuso ovviamente c'è un fattore di accumulo e il virus si concentra e il fattore additivo c'è. All'aperto posso trasmettere l'infezione se sono molto vicino. Concerto sì o concerto no? Possono incrementare il rischio di trasmissione? Se ci sono 100 mila persone vicine senza mascherina, ovviamente sì. Ci vogliono regole di buon senso e usare la mascherina. Non è un obbligo ma un discorso logico".
"Non è all'esame alcuna ipotesi di rinvio del concerto dei Maneskin al Circo Massimo" ha detto da parte sua l'assessore ai Grandi eventi, turismo, sport e moda di Roma Capitale, Alessandro Onorato. "Si adotteranno tutte le precauzioni e gli accorgimenti che le autorità sanitarie indicheranno e, in collaborazione con gli organizzatori - ha precisato - metteremo in campo le azioni necessarie per farle rispettare. Come spiegato da autorevoli rappresentanti della comunità scientifica e dal ministero della Salute, ci vogliono regole di buon senso e l'utilizzo volontario della mascherina quando le condizioni di affollamento lo richiedano".
L'assessore ha poi ricordato che "nessuna prescrizione è prevista per eventi all'aperto e a questo ci atterremo, salvo diverse disposizioni del Governo. Trovo però singolare che si stiano generando tutte queste polemiche pretestuose solo sull'appuntamento dei Maneskin a Roma, mentre - ha concluso - in tutta Italia e anche all'estero i grandi concerti negli stadi e nelle piazze sono programmati e si svolgono senza troppi timori".