AGI - Dopo il record di ascolti registrato ieri, il 72esimo Festival della canzone italiana prosegue questa sera con una scaletta fitta di ospiti prestigiosi. Ad affiancare Amadeus sul palco del Teatro Ariston ci sarà Drusilla Foer, prima co-condutrice 'en travesti' della storia della kermesse.
Nel corso della serata si esibiranno tutti e 25 i cantanti in gara con i loro brani, che verranno votati dal pubblico a casa e dalla giuria Demoscopica 1000. Tra gli ospiti Saviano, con il suo monologo sulla strage di Capaci, e Cesare Cremonini.
Ecco la scaletta, l’ordine di esibizione degli artisti è legato ai codici del televoto:
1. Giusy Ferreri – 'Miele'
2. Highsnob & Hu – 'Abbi cura di te'
3. Fabrizio Moro – 'Sei tu'
4. Aka 7even – 'Perfetta così'
5. Massimo Ranieri – 'Lettera di là del mare'
6. Dargen D’Amico – 'Dove si balla'
7. Irama – 'Ovunque sarai'
8. Ditonellapiaga e Rettore – 'Chimica'
9. Michele bravi – 'nverno dei fiori'
10. Rkomi – 'Insuperabile'
11. Mahmood & Blanco – 'Brividi'
12. Gianni Morandi – 'Apri tutte le porte'
13. Tananai – 'Sesso occasionale'
14. Elisa – 'O forse sei tu'
15. Rappresentante di lista – 'Ciao Ciao'
16. Iva Zanicchi – 'Voglio amarti'
17. Achille Lauro – 'Domenica'
18. Matteo Romano – 'Virale'
19. Ana Mena – 'Duecentomila ore'
20. Sangiovanni – 'Farfalle'
21. Emma – 'Ogni volta è così'
22. Yuman – 'Ora e qui'
23. Le Vibrazioni – 'Tantissimo'
24. Giovanni Truppi – 'Tuo padre, mia madre, Lucia'
25. Noemi – 'Ti amo non lo so dire'.
Drusilla "Parlare di diversità? Meglio l'unicità"
"Forse dovrei parlare di integrazione o diversità ma è una parola che non mi piace, è qualcosa di comparativo, esprime una distanza che non mi convince". Per Drusilla Foer "diversità" è una parola che non funziona e "come gli amanti, quando non funzionano, vanno cambiati subito".
"Quindi ho cercato di trovare termini per sostituire una parola non completa e ne ho trovato uno molto convincente: unicita'", ha proseguito la coconduttrice della terza serata del Festival, "mi piace, è una parola che piace a tutti perche' tutti noi siamno capaci di notare l'unicita' degli altri e pensiamo di essere unici".
Applausi alla carabiniera che salvò una donna dal suicidio
In uniforme, emozionata, Martina Pigliapoco, carabiniera, sul palco del teatro Ariston a Sanremo ha raccontato la storia di come è riuscita a salvare una madre che aveva deciso di suicidarsi. "E' stato l'argomento famiglia - ha detto - a far scattare nella donna il ripensamento. Ho parlato a lungo di tante e cose, per oltre tre ore e mezza, e lla fine l'ho convinta con la forza dell'amore chew una madre prova per i figli. Poi l'ho abbracciata. Oggi ci sentiamo spesso e fa parte della mia vita".
La Pigliapoco è stata premitata dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. "Ricordo l'emozione - evidenzia la carabiniera - è stato un sogno inaspettato"
Drusilla 'Zorro' minaccia 'Ama' di tagliargli il naso
Drusilla Foer si traveste da zorro con tanto di spada e baffi e minaccia Amadeus: "Le affetto un pezzettino di naso, tanto gliene rimanee abbastanza. 'Sti uomini col naso piccolo sono Ferrari senza volante".
Achille Lauro non ripete l'autobattesimo
Achille Lauro non rifà l'autobattesimo al termine della sua seconda esibizione dopo le polemniche scatenate dal suo gesto di cospargersi l'acqua sul capo.
Da Drusilla un inchino e un baciamano a Iva Zanicchi
Drusilla Foer presenta Iva Zanicchi, in gara a Sanremo a 82 anni con "Voglio Amarti", e accenna un inchino e un baciamano. Dopo la standing ovation di ieri e i mugugni che avevano accompagnato il basso piazzamento del brano classifica parziale della sala stampa, il pubblico mostra di nuovo il suo affetto per la cantante con un caloroso applauso.
Saviano: "Il coraggio è sempre una scelta"
"Ricordare non è un atto passivo. Viene da 'recordari' che significa rimettere nel cuore perché per gli antichi il cuore è la sede della memoria". Roberta Saviano introduce così il monologo sulla strage di Capaci di cui cade il trentennale.
"Il coraggio è sempre una scelta e non scegliere non significa essere neutrali ma essere complici". è il monito di Saviano. Lo scrittore ha sottolineato che la loro storia è quella di "chi sceglie pur sapendo di rischiare".
Saviano ha ricordato che i due giudici, accusati di cercare notorietà, furono vittima di "delegettimazione per creare diffidenza in chi era dalla loro parte". Tuttavia, ha aggiunto, "la mafia non è riuscita a sporcare l'esempio delle loro scelte coraggiose".
L'Ariston si alza in piedi per le vittime di Capaci e via D'Amelio
Il pubblico dell'Ariston si alza in piedi quando Amadeus legge i nomi delle vittime delle stragi di Capaci e via d'Amelio, nelle quali la mafia uccise i magistrati Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Amadeus presenta quindi Roberto Saviano, incaricato di ricordare le stragi di mafia.
Cremonini, il ritorno negli stadi è tornare a vivere
"Quest'estate sono convinto di tornare negli stadi, questo vuol dire che l'Italia torna a vivere e a respirare per bene". Cesare Cremonini ringrazia Sanremo "perché mi ha dato la possibilità di tornare dal vivo e fare un concerto con tutta la passione che ho e quindi mi sento grato".
E dopo aver cantato il suo nuovo singolo, "La ragazza del futuro", Cesare Cremonini si esibisce nella hit che, oltre vent'anni fa, portò al successo i suoi Lunapop: "50 special". La platea dell'Ariston si scatena e tutti si alzano, ballano e battono le mani.
E' la volta di Ditonellapiaga e Rettore, questione di "Chimica"
Un'esordiente quasi totale e una delle donne più all'avanguardia della storia della musica italiana; sono Ditonellapiaga e Donatella Rettore, che cantano "Chimica", un brano che gioca sulla simpatia e sul ritmo, sull'interpretazione e sulla facile accessibilità. Ditonellapiaga, vero nome Margherita Carducci, romana classe 1997, che è anche autrice del pezzo, ha da poche settimane esordito con il suo primo disco dal titolo "Camouflage".
Donatella Rettore è uno dei personaggi più istrionici del pop italiano, torna al teatro Ariston per la quinta volta, la sesta se contiamo la partecipazione come ospite de La Rappresentante di Lista la scorsa edizione per la serata delle cover. Fuori dal circuito discografico da dieci anni, sta preparando il rientro in primavera, forte del successo della partecipazione al Festival. Nel suo repertorio capolavori visionari come "Splendido splendente", "Kobra", "Donatella" e "Lamette"
Cesare Cremonini all'Ariston con un medley dei suoi brani
Cesare Cremonini, primo super ospite della serata, si presenta all'Ariston con un medley dei suoi successi a partire da 'Nessuno vuole essere Robin' e subito dopo canta 'Marmellata25'. Al termine della performance è standing ovation. "Fammi vivere questo momento magico" dice il cantautore ad Amadeus.
"Lettera di là dal mare", Massimo Ranieri torna dopo 25 anni
Massimo Ranieri, uno della old school della musica leggera italiana fortemente voluti da Amadeus alla sua terza direzione artistica del Festival, torna all'Ariston in gara dopo 25 anni. Per lui sara' la settima volta, la più importante risale naturalmente al 1988 quando vinse con "Perdere l'amore", diventato un evergreen assoluto della storia della nostra musica.
Presenta "Lettera di là dal mare", un brano scritto da Fabio Ilacqua che vanta numerose collaborazioni con diversi big del panorama cantautorale italiano ma soprattutto due vittorie, entrambe accompagnando Francesco Gabbani sia in "Amen" che in "Occidentali's Karma". Il pezzo che canta Massimo Ranieri, ottimamente ricevuto durante i pre ascolti dalla stampa specializzata, parla di un lungo e straziante viaggio in mare, un sentimento che esplode in un ritornello tipicamente "ranierano".
Il 'cantautorapper' Dargen D'Amico fa ballare l'Ariston
AGI - Dargen D'Amico proviene da quel ramo della discografia che mette insieme il cosiddetto "Conscious Rap", una generazione di artisti poco legati alle tematiche solite del genere, e il pop di contenuto, portato il più vicino possibile alla contemporaneità da classifica.
Il Festival di Sanremo è un ulteriore passaggio fondamentale della sua carriera dopo la felice collaborazione quest'anno con Fedez per "Disumano", ultimo lavoro del rapper e influencer milanese, in qualita' di co-autore e direttore artistico del progetto. Jacopo D'Amico, così all'anagrafe, canterà "Dove si balla", brano che riporta alle sonorità dance anni '90.
Irama torna al Festival con "Ovunque sarai"
Il largo pubblico conosce Irama soprattutto come vincitore della diciassettesima edizione del talent show "Amici di Maria De Filippi", in realtà il vero debutto Irama, vero nome Filippo Maria Fanti, classe 1995 da Carrara, lo deve proprio a Sanremo, categoria Nuove Proposte del 2016, dove si presentò con "Cosa restera'", senza ottenere il successo sperato.
Dopo la notorietà televisiva è tornato a Sanremo nel 2019 con "La ragazza dal cuore di latta" e si è classificato settimo; sfortunata anche l'edizione dello scorso anno, l'artista aveva portato "La genesi del tuo cuore", ma un contatto con un positivo, anche se non lo ha ufficialmente eliminato dalla gara, lo ha comunque tenuto lontano dal palco; al suo posto un video delle prove.
Quest'anno torna con una ballad nostalgica dal titolo "Ovunque sarai", un brano che gioca su tonalita' orchestrali e che affronta di petto l'attesa, tradizionalmente una delle molteplici altre facce dell'amore
Drusilla: "Ama mi vuoi valletta ma io voglio cantare"
In abito lungo nero, Drusilla Foer si presenta al Festival di Sanremo come una concorrente in gara e inizia a intonare la sua canzone ma Amadeus, anzi 'Amedeo' come lo chiama lei, la blocca. "Lei signora non deve cantare". "Non sono in gara? Amedeo sono una grande interprete e voglio cantare, dovrei copresentare con lei? E' un inferno, lei è pazzo, mi fa fare la valletta, se lo sapevo mi mettevo qualcosa di scosciato".
Fabrizio Moro con il brano del suo esordio da regista
Fabrizio Moro è uno dei sette componenti del cast del Festival di Sanremo a tornare da vincitore. Era il 2018, la canzone in questione si intitolava "Non mi avete fatto niente" e lui cantava in coppia con Ermal Meta, cosa che ha definitivamente fatto esplodere il successo. Prima di allora però Moro aveva partecipato nel 2000 tra le nuove proposte con "Un giorno senza fine", ma la cosa passò in sordina; decisamente meglio va nel 2007 con "Pensa", sempre tra i giovani, che gli vale la vittoria della categoria e un premio Mia Martini.
Torna nel 2008 e nel 2010 con risultati di nuovo non memorabili, le canzoni erano "Eppure mi hai cambiato la vita" e "Non e' una canzone". Nel 2017 prepara la vittoria con Ermal Meta cantando "Portami via", che diventerà un cavallo di battaglia del suo repertorio. "Sei tu", secondo quanto svelato all'AGI, è la prima vera dedica d'amore della sua vita, il brano accompagna l'uscita di "Ghiaccio", l'esordio da regista che avverra' proprio nel weekend successivo alla fine del Festival.
Il ritorno di Giusy Ferreri con "Miele"
Il primo artista ad esibirsi è stata Giusy Ferreri. L'ultima volta al Festival di Sanremo, la sua terza, era il 2017; per lei mai grandi soddisfazioni in termini di classifica finale ma il vero successo la cantante, seconda a X-Factor 2008, lo ha raccolto negli anni con una serie di fortunatissimi tormentoni estivi, da "Roma-Bangkok" in featuring con Baby K a "Amore & Capoeira" che segna l'inizio della collaborazione con il duo di producer Takagi&Ketra, che proseguira' con "Jambo" e "Shimmy Shimmy".
E saranno sempre Takagi&Ketra ad accompagnarla in questa nuova avventura sanremese, occupandosi della produzione di "Miele", brano nostalgico che rievoca atmosfere vintage e ci presenta una Giusy Ferreri inedita
Highsnob&Hu con ""Abbi cura di te"
La sfilata dei brani di questa edizione del Festival di Sanremo prosegue con Highsnob e Hu, in coppia con il brano 'Abbi cura di te'. Si tratta di un debutto, sia per il rapper, vero nome Michele Matera, 37 anni da Avellino, sia per Hu, che in realtà si chiama Federica Ferracuti, ed è nata nel 1994 a Pesaro, perlomeno tra i big, perché due anni fa riesce a conquistare, senza vincere, la finale di Sanremo Giovani con 'Occhi Niagara'.
Nei giorni scorsi Highsnob è stato ferocemente attaccato dal collega Junior Cally (in gara al Festival nel 2020) che lo ha accusato in un dissing di avergli rubato la canzone. 'Abbi cura di te' e' un featuring dalle sonorita' contemporanee, mescolate quelle urban di Hisghsnob e quelle eteree di Hu, grazie alle quali ha conquistato la critica specializzata.
L'omaggio a Mattarella, sei "grande, grande, grande"
Amadeus ha aperto la terza giornata del festival augurando buon lavoro ed esprimendo "gratitudine e affetto" a Sergio Mattarella, reinsediatosi al Quirinale. L'orchestra ha accennato "Grande grande grande" di Mina con dedica a Mattarella, oggi reinsediatosi al Quirinale.
"Oggi è un bel giorno per la Repubblica", ha esordito Amadeus, "Sergio Mattarella ha prestato giuramento ed è tornato al Quirinale". "Vorrei rivolgermi in modo irrituale a lei, signor presidente, augurarle buon lavoro ed esprimere gratitudine e affetto nei suoi confronti", ha aggiunto il conduttore, menzionando il passaggio del discorso di Mattarella nel quale il capo dello Stato oggi "ha ricordato l'importanza, della cultura, della bellezza, delle arti, del teatro".
Amadeus ha spiegato che il presidente della Repubblica aveva assistito, insieme alla moglie Marisa e al fratello Piersanti, all'ultimo, mitico concerto di Mina, nel 1978, e che con questa dedica si sperava quindi di fargli cosa gradita.
Ranieri, la tensione è sempre la stessa
Per Massimo Ranieri, in gara al Festival di Sanremo, "la tensione è sempre la stessa" delle sue partecipazioni passate. "Ma benedico questa tensione", spiega il cantante napoletano, tra i 25 artisti in gara, a Ciro Priello durante il "Primafestival", "vuol dire che metto sempre la stessa passione in questo mestiere".
Ranieri è al suo settimo Festival, ha vinto l'edizione 1988 con "Perdere l'amore" ed era stato in gara anche nel 1968, nel 1969, nel 1992, nel 1995 e nel 1997.
Salvini: "Mi sono piaciuti Fiorello, Mahmood e Blanco"
"Solitamente non seguo Sanremo. Però mi sono piaciuti tantissimo Fiorello e Checco Zalone, dei numeri uno, e le canzoni di Elisa, di Mahmood e Blanco, di Morandi, di Ranieri e di Fabrizio Moro". Lo dice a Isoradio Matteo Salvini, leader della Lega.