AGI - Dopo 21 anni lontana da qui, Elisa in abito da vestale si prende tutto con 'O forse sei tu'. La classifica della seconda serata, quella generale parziale e l'approvazione del pubblico dell'Ariston che applaude alla scelta della sala stampa. In seconda posizione Mahmood e Blanco che sembrano essere ancora i favoriti dei bookmaker ma si prospetta una gara all'ultima nota con 'La Rappresentante di Lista' possibile sorpresa, fresca rappresentante dei brani pronti a girare in radio amati da Amadeus.
Una certezza c'è ed è al principio della seconda serata del Festival. "Avremo per sempre l'indimenticabile Monica Vitti". Amadeus si prostra al ricordo dell'attrice scomparsa oggi. "Ci tengo a nome di tutti noi iniziare in maniera diversa spendendo parole dettate dal sentimento e dall'amore per una grande attrice.
È una scomparsa non solo per il mondo dello spettacolo ma per l'intero Paese. Con le sue interpretazioni sempre diverse ha fatto piangere, pensare e ridere, quando al cinema le donne che interpretavano ruoli comici erano una rarità". Mentre il conduttore parlava alle sue spalle è stata proiettata una foto in bianco e nero dell'attrice
È però anche il tempo per Sanremo di ridere sulla pandemia, segno che davvero la strada verso il sole procede spedita. Ci vuole la bravura di Checco Zalone per bucare le tenebre degli ultimi anni con un virologo che contiene in sé tutti i 'difetti' dei virologi visti sfilare in tv. Zalone con cappello e sciarpa bianchi è Oronzo Carrisi, esperto di virus cugino del più celebre Albano Carrisi. Ma dell'illustre parente non vuole parlare, anzi "lo detesto". "Mi ha rovinato l'esistenza, mi ha oscurato per cinquant'anni, sulla targhetta nello studio avevo scritto 'cugino di Albano dottor cugini di Albano' ma finalmente le cose sono cambiate, ora è lui lu cuginu di lu virologo", spiega il dottor Oronzo, "prima in paese il virologo era sotto il podologo e appena una 'nticchia sotto l'estetista. Poi c'è stato il riscatto".
Zalone si rivolge quindi a "vulcanologi, tornadologi e maremotologi": "Non vi preoccupate, prima o poi Fabio Fazio chiama anche voi". Oronzo Carrisi avverte che "la pacchia è finita" e, con un quadro epidemiologico che si fa meno grave, "la gente vogliono uscire, la gente si divertono".
Ed è un problema anche per Amadeus, per il quale il comico pugliese prevede un crollo dello share. "La pandemia è finita?" lo interroga il conduttore. "È una domanda che denota grande ignoranza, non si può chiedere a un virologo se è daccordo con un altro virologo, vuol dire non capire un cazzo di virologia".
Il mondo 'fuori' grande assente in quasi tutte le canzoni entra in teatro con la favola 'scorretta' contro l'ipocrisia degli omofobi di Zalone-Oreste, un trans brasiliano invitato in Calabria a un ballo a corte. E prima ancora con Lorena Cesarini, l'attrice italo senegalese lanciata dalla serie 'Suburra' che legge gli insulti ricevuti sui social dopo che si è saputo della sua partecipazione a Sanremo. Piange, è incerta, è emozionata, ma arriva al punto come una freccia. "A scuola e all'università non avevo mai subito razzismo", spiega. "E ora a 34 anni scopro che non è vero che sono un'italiana come tante, che resto una nera. Da quando Amadeus mi ha chiamato ho scoperto che evidentemente il colore della pelle e' ancora un problema".
Dopo i Maneskin, un'altra italiana che si è presa il mondo partendo da Sanremo. È Laura Pausini:" Anche stasera mi sono emozionata. Dopo così tanti anni, la gente si chiede 'ma cosa c'ha 'sta Pausini?'. Ma ogni volta che vengo qui è veramente un colpo al cuore".
Presenta il suo nuovo singolo "Scatola", scritto da Madam e viene investita ufficialmente con Mika e Alessandro Cattelan della conduzione all'Eurovision Song Contest, che partirà tra 100 giorni a Torino. E il Festival è anche il momento per spingersi alle Olimpiadi invernali di Milano-Cortina e presentare i due brani candidati come inno dei Giochi che verranno poi votati dal pubblico. A interpretarli Malika Ayane e Arisa, rispettivamente con "Un po' più in là" e "Prima dell'alba".
Infine, e sempre a segnare il ritorno alla spensieratezza, c'è una parola regina della serata: 'Papalina'. La pronunciano Zanicchi, Sangiovanni, Rettore, Aka7Seven. Punti per i 'fantasanremisti' che si stanno prendendo anche i social. E se il Festival piace tanto ai giovani forse c'è un segreto. Si racconta di affollate serate tra ragazzi a spasimare perché dalle bocche dei cantanti escano non le canzoni, ma le parole 'magiche' per la loro specialissima classifica.