AGI - Dal cassetto dei ricordi gli spunti per ritrovare le emozioni, recuperare la voglia, il desiderio di emozionarsi ed emozionarci, in un anno o dopo un 2020 che "è stato molto particolare nella sua sfiga, nella sua tragicità". Una mano sula spalla, un conforto. Una sorta di antidoto alla paura di oggi e che potrebbe trasformarsi in paura di tutto, domani.
Luciano Ligabue lo racconta nella conferenza stampa in streaming, oltre un centinaio i partecipanti, per la presentazione del nuovo album "7" (Warner Music Italy), ovvero sette brani frutto di spunti che Luciano ha ritrovato in quel cassetto della sua creatività, quindi riscritto e prodotto ricavandone 7 nuove canzoni, una delle quali - "Volente o nolente" in duetto con Elsa.
L'album esce venerdi' 4, insieme alla raccolta "77+7" con i 77 singoli che hanno fatto la storia del Liga, tutti rimasterizzati quest'anno, oltre appunto ai 7 brani inediti. E' da un passato più o meno remoto che sono riemersi appunti e provini impolverati, contenenti idee, suggestioni, a volte un ritornello, una serie di accordi o un semplice titolo che hanno generato le 7 canzoni che prendono spunto da li' ma oggi sono nuove di zecca.
ll Liga quello stesso giorno si è messo a lavorare su quel tesoro ritrovato con l'idea di ricavarne un disco che potesse celebrare degnamente peraltro i 30 anni di carriera passati su e giù da un palco. E volendo citare Pierangelo Bertoli, queste canzoni hanno "un piede nel passato e lo sguardo dritto e aperto nel futuro".
Dell'album fanno parte infatti brani la cui cellula germinale è in un titolo (Oggi ho perso le chiavi di casa), in un ritornello (Mi ci pulisco il cuore), in una linea di basso (Si dice che), in una voce candida (Volente o nolente) o in suggestioni di vario tipo (La ragazza dei miei sogni, Essere umano, Un minuto fa).
Dando vita a un album dai colori accesi, caratterizzato da grandi arpeggi di chitarra, lo strumento principe di 7: ci suonano ben quattro chitarristi, più Fabrizio Barbacci che oltre a produrre il tutto (assieme allo stesso Ligabue), in un paio di brani interviene con l'acustica. A proposito di chitarre, menzione speciale per Niccolò Bossini, presente in ben cinque canzoni, per le quali ha pure contribuito agli arrangiamenti.
Musicalmente ci sono riferimenti a varie fasi della carriera di Liga, con particolare riguardo al periodo di mezzo, quello più amato dai fan (da Buon compleanno Elvis, 1995, a Nome e cognome, 2005).
"Avevamo in testa di fare tanto per festeggiare questi 30 anni, non abbiamo potuto fare il concerto (era programmato per settembre, evento che avrebbe inaugurato la RCF Arena di Reggio Emilia, n pratica Campovolo, evento ed inaugurazione slittati al 19 giugno prossimo, comunque già ampiamente sold out con 100mila biglietti venduti in pochi giorni).
Il concerto - ha detto in conferenza stampa - è la cosa su cui di più punto sempre. Siamo stati costretti invece guardare il passato. Per la prima volta in 30 anni, dopo che sono sempre andato a testa bassa, ad ariete e non mi ero mai soffermato al passato. Ora è venuta fuori questa voglia di raccontare la mia storia anche attraverso i miei occhi, e oltre tutto è stato quasi magico vedere il risultato".
Perché il titolo "7" è presto detto: il 7 "è sempre stato il mio numero preferito, ci furono due numerologhe che mi volevano far sapere che io ero 'un 7 che cammina': il mio nome Luciano è di 7 lettere, come pure l cognome; san Luciano è il 7 gennaio, le mie iniziali sono due L che rovesciate sono due 7, il mio primo primo concerto nel 1987, il mio primo stadio nel 1997, la mia traccia più popolare e' 'Buon compleanno Elvis' ed è la traccia numero 7, e via dicendo".
"Da allora un po' per gioco e un po' usandolo come pretesto - racconta - l'ho sempre usato. Perché inimicarsi le stelle? E quindi anche in questa ricerca del trentennale ecco il 7". Nell'album e nella raccolta "ci sono brani che ritengo "utili", cioè con una funzione di riuscire a trasferire conforto in momenti difficili in alcune persone e questo mi inorgoglisce. E' la condivisione".
L'emergenza Covid sta giocando un ruolo fortissimo, condiziona tutto..."Dire 'Niente paura' in questo momento e' fin troppo sfacciato, dobbiamo essere capaci di gestire questa emergenza e tenendo botta, ma resta il fatto che in qualche modo dobbiamo riuscire a non avere paura più di tanto, perché poi rischiamo di avere paura di tutto in assoluto. Ora siamo spettatori, incrociare le dita e riuscire a pensare in positivo, non c'è niente che precluda il fatto che come nel dopoguerra, perché questa è una guerra, ci possa essere una ricostruzione. Possiamo sperarlo, se non altro".
Ligabue non nasconde di essere "tutt'ora arrabbiato, spesso e malvolentieri" per la situazione che si è determinata e che ad esempio ha costretto al rinvio dell'evento di Reggio Emilia. A rischio è anche la creatività di un artista, "in questa fase stiamo provando tanti stati d'animo diversi, il peso di questo scotto psicologico".
"E' chiaro - aggiunge - che la creatività è condizionata dal tuo umore e magari può anche essere una reazione e quindi c'è la voglia per contrastare, muoversi con un sentimento di speranza. Ho sempre cercato di trasferire quella con il mio lavoro e penso che ci sia in queste sette canzoni e che ci sia nonostante un paio di loro si ritrovino a fare i conti con il periodo attuale".
"'Volente o nolente' e 'Mi ci pulisco il cuore' sono brani che anche se nati in momenti diversi - racconta - fanno i conti con il momento attuale. Mi piace pensare una cosa: le canzoni non possono risolvere la vita, possono invece portare conforto, essere una mano sulla spalla, portare calore, soprattutto possono tenere compagnia e spero che queste nuove canzoni e la nostra storia che stiamo pubblicando possano fare questo".
Racconta che i demo di 'Volente o nolente' sono stati registrati 15 anni fa. "Questa è una canzone che parla di due persone costrette a stare separate e che si scambiano una serie di desideri, alcun dei quali sono naif, candidi, rivelano un forte bisogno di saper sperare. Mi sembrava che questa cosa fosse attinente al periodo, credibile".
Il Liga oggi si sente come "una pentola a pressione, sono in una fase di incazzatura e frustrazione, quella di Reggio Emilia era una festa che avrei meritato come tutti coloro che hanno comprato i biglietti. Sono convinto che quando sarà, perché prima o poi sarà e noi pensiamo che sia a giugno, di voglia da sfogare, frustrazione da cancellare ce ne sarà".
"Proveremo un senso di liberazione con quella serata che sarà qualcosa che andrà oltre il concerto, un senso di liberazione da una oppressione che sentiamo addosso e sarà quasi insostenibile il concerto per me".
Racconta d 30 anni intensi, "e l'intensità si paga....Nel '99 avevo meditato di smettere perché non ero preparato a quella mole di successo, il '99 era un anno che seguiva album di grande impatto e mi sono reso conto che un certo tipo di visibilità ti espone a correnti diverse, ma poi la vocina dentro di me diceva 'come fai a non tenere concerti?' e sono ancora qua a parlare con voi".
I sette pezzi nuovi sono usciti dal cassetto e il fatto di stare chiusi in casa "ha favorito la voglia di fare musica". potrà esserci un nuovo umanesimo dopo il Covid? "Credere in un nuovo umanesimo vuol dire essere ottimisti, e invece dico che e' un'occasione da non perdere, la tragedia che stiamo vivendo e pagando porta a una possibilità, credo che sia il momento per dire come si puo' godere di tutti gli aspetti dell'evoluzione del mondo".
E un senso ce l'ha se in 'Mi ci pulisco il cuore' c'è la luna ruffiana, c'è il sole d'aprile. "I modi hanno a che fare con la nostra capacità di vedere le cose, accorgersi delle cose. Non sempre lo facciamo perché andiamo a testa bassa. Ma la gioia, la felicità la viviamo quando siamo presenti a noi stessi. Ho bisogno di stare il più possibile sul presente che sto vivendo".
Questi i brani che compongono l'album "7":
1. La ragazza dei tuoi sogni;
2. Mi ci pulisco il cuore;
3. Si dice che;
4. Un minuto fa;
5. Essere umano;
6. Oggi ho perso le chiavi di casa;
7. Volente o nolente ft. ELISA.
L'album segna la ritrovata collaborazione tra Ligabue e Fabrizio Barbacci, insieme hanno prodotto il lavoro e rimasterizzato quest'anno i 77 singoli che compongono la raccolta. Intanto è disponibile in libreria e negli store digitali "È andata cosi'" (Mondadori), l'autobiografia artistica di Luciano Ligabue, scritta a quattro mani con Massimo Cotto, che ripercorre la trentennale carriera del "Liga".