A ncora poche ore e la scena musicale italiana sarà nuovamente surfata con le sue rime da Anastasio, il giovane rapper campano che ha conquistato il pubblico italiano dal palco della scorsa edizione di X Factor, talent targato Sky/Freemantle che si è aggiudicato in assoluta scioltezza. Da quella serata è passato poco meno di un anno, tempo che Anastasio ha impiegato non solo per la scrittura del nuovo album, in uscita nel 2020, ma anche per esplorare in diversi contesti il business musicale, contesti di prim’ordine ovviamente, dal palco del Concertone del Primo Maggio di Roma a quello del teatro Ariston di Sanremo, e prepararsi ad un lancio ufficiale lontano dalle luci calde ed accoglienti dello show televisivo che lo ha lanciato.
Si, perché in un certo contesto siamo tutti bravi, con la giusta luce, la giusta cover, il giusto look e la giusta dose di fortuna tutti possiamo diventare potenziali popstar, il problema è che ad un certo punto le luci si spengono e chi non è pronto rischia di restare perlomeno spaesato. È successo alla maggior parte dei vincitori del programma, chi si ricorda degli Aram Quartet? E di Matteo Beccucci? E Giosada? I Soul System? Lorenzo Licitra? Nathalie? Tutti dimenticati, sciolti nell’acido della nostra memoria, ingoiati da un buco nero di inutilità.
Il problema non è il talento né la preparazione, il punto è proporre musica discograficamente sensata. E qui, in questo ultimo metro di corsa vengono fuori i cavalli di razza, i Mengoni, i Maneskin, le Michielin e, naturalmente, Anastasio che negli ultimi 12 mesi ha conquistato il disco di platino con “La fine del mondo”, il singolo che gli ha spianato la strada verso il successo, e una serie di primi posti nelle classifiche più importanti del paese: iTunes, Apple Music e Spotify, senza contare il 1° posto della classifica Fimi.
Alla mezzanotte del 29 novembre verrà distribuito il primo singolo del suo nuovo, forse primo vero, lavoro: “Il fattaccio del Vicolo del Moro”, liberamente ispirato al celebre monologo del 1911 del poeta romano Amerigo Giuliani (l'originale si intitola Er fattaccio), portato in precedenza al successo nella versione di Gigi Proietti.
Prosegue dunque la strada intrapresa con Mara Maionchi durante XFactor ed è evidente che il giochino non solo funziona ma piace moltissimo. Il rap che tira per le orecchie un grande classico del passato, in questo caso della letteratura, declinandolo in rima (magari anche ad un pubblico più giovane, ci piace essere ottimisti) e in qualche modo riscoprendolo. Un’operazione delicata, è ovvio, ancor di più se il bisturi in mano lo tiene un 22enne. Ma Anastasio, lo abbiamo imparato da quando è entrato nelle nostre case con la sua musica, prende molto seriamente la sua missione e ciò che fa raccoglie consensi unanimi che non ammettono limiti di target. Buon per lui.
La data dell’uscita del disco non si conosce, ma sono state diffuse informazioni circa data e luogo dei primi due live del prossimo tour: 13 marzo allo Spazio Rossellini a Roma e 31 marzo al Fabrique di Milano. I biglietti li potrete trovare su ticketone.it dalle ore 16 del prossimo 29 novembre e nei punti vendita dalle ore 11 di venerdì 6 dicembre. È il momento della verità per Anastasio, che ora può (deve) dimostrare di meritarsi un posto tra i professionisti.