L ’8 agosto ricorre il 50esimo anniversario di una delle foto più famose della storia della musica mondiale: la copertina dell’ultimo album in studio dei Beatles, Abbey Road, che ritrae i Fab Four attraversare le strisce pedonali dell’omonima via. Il disco uscirà poi a settembre ma la foto risale ad un mese prima, la mattina dell’8 agosto del 1969, a mezzogiorno.
Quella dell’attraversamento pedonale non fu la prima idea, anzi, al contrario, fu proprio una soluzione comoda e immediata per chiudere al più presto la faccenda. Abbey Road infatti fu l’ultimo disco registrato in studio dalla band, quando ormai era chiaro che le strade dei quattro si sarebbero presto divise.
L’idea originale era in realtà quella di salire a bordo di un aereo privato e volare fino in Asia, esattamente ai piedi del monte Everest, scattando una foto che sottolineasse anche in copertina la loro celeberrima svolta mistica. Ma non c’era né tempo né voglia, così l’idea delle strisce venne a Paul McCartney, che si occupò anche della realizzazione di alcuni schizzi di come avrebbe voluto che riuscisse lo scatto.
Per immortalare il momento venne chiamato il fotografo scozzese Iain Macmillan, che era entrato in contatto con la band quando inserì una foto di Yōko Ono in un suo libro del 1966, diventando così amico intimo di John Lennon. I quattro dovettero bloccare la strada per molto tempo, a dispetto dei “dieci minuti” richiesti con gentilezza ad un poliziotto che gli placcò anche il traffico in arrivo.
Solo un uomo venne immortalato insieme alla band più famosa della storia, proprio nella copertina di uno degli album di maggior successo di quella band, ma fu tutto un errore, il suo nome è Paul Cole, ed è un semplice turista americano che, come dichiarerà nel tempo, aveva preso i Beatles per quattro cretini che si divertivano a percorrere e ripercorrere quelle strisce pedonali.
In realtà le “attraversate” di Abbey Road furono soltanto sei e la foto scelta fu la numero 5. Il risultato fu stranamente intrigante, anche perché è l’unico disco dei Beatles a non portare in copertina né il titolo dell’album né il nome di chi ha eseguito le canzoni. Solo quella foto in cui i quattro ragazzi di Liverpool attraversano su quelle strisce pedonali. Forse una foto troppo semplice per non scatenare il ragionamento dei complottisti, tant’è che non passa molto tempo che già la copertina viene setacciata alla ricerca di una delle risposte a qualcuno dei presunti segreti dei Beatles.
Il più popolare è legato alla figura di Paul McCartney, che una leggenda vorrebbe da sempre morto e sostituito da un sosia che ancora oggi evidentemente porterebbe ancor avanti la commedia. I più attenti hanno dunque notat,o e poi pubblicato su Wikipedia, che “Paul è l'unico scalzo e fuori passo rispetto agli altri, e nel Regno Unito i morti vengono sepolti scalzi; in testa al gruppo c'è Lennon che dovrebbe rappresentare il gran sacerdote, ministro del culto, o forse un angelo, (in contrapposizione con il polverone alzato dallo stesso John, dopo aver affermato che “I Beatles sono più famosi di Gesù Cristo”), a seguire Ringo Starr completamente vestito di nero (da impresario delle onoranze funebri) e in ultimo George Harrison vestito tutto in jeans, come un becchino”.
Oggi quelle strisce di Abbey Road sono diventate una vera e propria attrazione turistica, con un’enorme quantità di fans che amano riprodurre la copertina reinterpretando la foto dei loro idoli.