N el principato di Monaco primavera è sinonimo di Festival Printemps des Arts. Inizia oggi, venerdì 15 marzo, la 35esima edizione della rassegna monegasca che per 5 settimane, dal 15 marzo al 14 aprile, offrirà al suo pubblico 22 concerti e un film ospitati in 9 differenti luoghi del Principato. Un programma denso di appuntamenti che mescola con intelligenza tradizione e innovazione e che sarà ospitato in sale mozzafiato del Principato: dal lusso iconico dell’Hôtel de Paris al fascino liberty dell’Opera, dalle moderne ed eleganti sale dell’Auditorium Rainier III e del Grimaldi Forum alla cornice inusuale del Museo Oceanografico, costruito a fianco della mitica Rocca di Monaco. La perla della Costa Azzurra vivrà anche di eventi gastronomici e culturali, manifestazioni all’aperto e performance.
Il programma, dal barocco al contemporaneo
Marc Monnet, direttore del Printemps des Arts, propone un programma che, spaziando dal barocco al contemporaneo in un gioco di riflessi e di rimandi tra passato e presente, apre alla musica asiatica della Mongolia, all’universo musicale dissacrante e divertente di Mauricio Kagel e alla produzione spettacolare di Karlheinz Stockhausen.
Anche quest’anno il festival sosterrà la musica contemporanea con la commissione di due nuove opere a Yann Robin e ad Alexandros Markeas. Quest’ultimo inoltre sarà il compositore en résidence della prossima edizione del festival: Markeas interpreterà le proprie opere con gli studenti dei conservatori musicali della Costa Azzurra.
Parallelamente alla contemporaneità si snoda un percorso imbastito sul pianismo romantico di Chopin, Schubert, Mendelssohn, Liszt, Brahms e Fauré. Interpreti e formazioni eccezionali scandiscono il cartellone 2019 quali la BBC Symphony Orchestra, l’Orchestra Filarmonica di Monte-Carlo, il direttore Peter Eötvös, il violinista Renaud Capuçon.
Parola d'ordine: rinnovamento
Nel suo desiderio di novità e di sperimentare nuove sensazioni, la parola d’ordine di questa edizione sarà anche rinnovamento e fiducia nel pubblico. Non solo con prime esecuzioni assolute, ma anche optando per scelte “classiche” quali le forme del concerto e del quartetto d’archi scandagliate in un viaggio che dal Settecento arriva alla contemporaneità.
Tra i piatti forti del menu monegasco figurano l’integrale dei concerti per pianoforte di Beethoven, per le due serate inaugurali, affidate a François-Frédéric Guy, specialista del compositore tedesco, nella duplice veste di pianista e direttore della Sinfonia Varsovia; i ritratti consacrati a Mauricio Kagel, tra gli autori più importanti e originali del secondo dopoguerra e a Heinrich Schütz, compositore e organista tedesco e tra i massimi esponenti del periodo barocco; il viaggio a sorpresa; la forma del quartetto con i capolavori beethoveniani e quattro formazioni d’eccezione, i Quartetti Diotima, Parker, Signum, Renaud Capuçon; la ‘musica spaziale’ con “Oktophonie” di Stockhausen diffusa da altoparlanti che avvolgerà il pubblico con esplosioni sonore e glissandi.
Una sorpresa per il pubblico
Apprezzatissimo, torna anche quest’anno il “viaggio a sopresa” (domenica 24 marzo): il pubblico acquista un biglietto per partecipare ad un viaggio musicale di una giornata a Monte-Carlo e nelle località limitrofe, senza conoscere né la meta né il programma musicale.
Inoltre, a preludio dei concerti, il pubblico avrà la possibilità di incontrare gli artisti che illustreranno le opere in programma.