E sordio con successo quello di Kevin Prince Boateng, ma no, non stiamo parlando dei tre punti che il suo Sassuolo ha portato a casa contro l’Inter alla prima di campionato ma del suo primo singolo come PRIN$$ Boateng, il suo alter ego rapper che in questo momento sta spopolando in rete con il suo video “King”. Su YouTube sfiora, in due giorni, il milione di visualizzazioni, su Spotify si assesta direttamente al quarto posto della classifica Viral Italia.
Che l’ex trequartista del Milan, tornato nel mercato estivo in Italia con gli emiliani del Sassuolo, avesse lo show nel sangue era cosa nota: indimenticabile la sua esibizione a San Siro durante la festa scudetto del Milan nel 2011, l’ultimo in casa rossonera, l’ultimo non juventino in Italia, nelle vesti di Michael Jackson.
E neanche stona il suo avvicinamento al rap, evidentemente passione di famiglia dato che anche i suoi fratelli si sono cimentati nella stessa disciplina. Ciò che stupisce più che altro è che il risultato non sia così sgradevole come ci si aspetterebbe da chi ha passato la propria vita, più che altro, ad inseguire una palla in pantaloncini.
Ma non è nemmeno il primo caso di calciatore musicista, anzi, c’è chi al palcoscenico del prato verde di calcio ha preferito quello in legno in compagnia della propria band, come Osvaldo, italo brasiliano cui anima da rocker ad un certo punto ha preso il sopravvento su quella da goleador. Chissà se Boateng con “King” non stia già preannunciando il suo futuro post-calcistico, i numeri a questo punto, possiamo dire che sono dalla sua.