D opo il successo di Sanremo – si sono piazzati secondi – lo Stato Sociale è deciso a “uscire dalla cameretta” e parlare dei temi che più colpiscono gli italiani. Come la politica, ad esempio, su cui hanno idee molto chiare espresse in modo fermo sul palco del ‘Concertone’ del 1 maggio in piazza San Giovanni a Roma.
Lo ha fatto per bocca del suo portavoce-cantante: Lodovico “Lodo” Guenzi. Ecco, in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, cosa pensa dei protagonisti della politica attuale la band bolognese che non nega di aver votato “un partito il cui nome inizia con la P e finisce con la O”. Il Partito del Popolo.
Lo stallo: La band ha subito picchiato duro adattando la ormai celebre mi “Sono rotto il c...” con quella sparata contro la presidente del Senato, il governo che non si riesce a fare e la fobie contro gli immigrati.
La Presidente del Senato Casellati: "Mi sono rotto il c... di Maria Elisabetta Alberti Casellati, di Giacinto Della Cananea, di Luca Cordero di Montezemolo, prima di tagliare ai vitalizi bisognerebbe tagliare i cognomi", ha cantato Lodo Guenzi. Ma poi ha assicurato che l’intenzione “era solo fare una battuta sui cognomi".
Luigi Di Maio: “Deve essere molto abile per arrivare dov’è arrivato, ma non riesco a capire un partito che un giorno è in Val Di Susa e l’altro ha certe posizioni sull’immigrazione”.
Il Pd e Renzi: “Nella nostra città è il partito degli sgomberi e quando abbiamo suonato per un referendum consultivo sull’abolizione dei sussidi alle scuole private, il Pd era contro. Renzi è libero di seguire le sue politiche neoliberiste, non si chiami più di sinistra però”.
Matteo Salvini e la Lega: “Impossibile per noi andare d’accordo con chi è xenofobo, contro il principio d’accoglienza, principio base della civiltà. Credo che Salvini sia molto abile a interpretare le paure, ma sono convinto che anche lui sa che non si può sparare ai barconi per fermare i migranti”.
Di una cosa, però, Guenzi è certo: “Lo Stato Sociale, dal primo giorno, deve arrivare a più persone possibili. La strada è ancora lunga perché siamo in sette miliardi su questa Terra, ma vogliamo arrivarci con le nostre idee, liberi di sentirci dire “Non mi piacete per niente”. Però vogliamo parlare, da sempre, a tutti. È una delle cose ideologicamente pure da portare avanti”, ha detto a Rolling Stone.