"Dovunque ci siano cinesi si può sentire una canzone di Teresa Teng". E' la battuta di un celebre film hongkonghese, 'Comrades: Almost a Love Story' di Peter Chan del '96. Ma non è solo una battuta. Accade proprio così, perché i brani cantati da Teresa sono hit intramontabili. Non solo presso il pubblico o i karaoke cinesi, ma in tutti i Paesi del Sud-est asiatico e anche in Giappone.
Lo ricorda il 'South China Morning Post' celebrando il compleanno che la diva taiwanese avrebbe festeggiato il 29 gennaio con 65 candeline se non fosse morta, per un attacco d'asma, ad appena 42 anni nel 1995 durante una vacanza thailandese.
Teng Li-chun (Deng Lijun nella romanizzazione pinyin), nata a Taiwan nel 1953, segnò un'epoca della melodia asiatica nel corso di una carriera lunga 27 anni e influenzò molte interpreti successive come Faye Wong, per quanto il suo timbro di voce sia forse ancora inarrivabile e certamente unico per dolcezza. Fu celebrata con funerali di Stato e ha più tardi ricevuto anche l'onore postumo di una effigie in cera al Museo (quello hongkonghese) di Madame Tussauds.
Per la sua origine e per le posizioni prese dopo i fatti di Tien'anmen, Teresa non riuscì mai a cantare nella Cina continentale, dove fu sdoganata solo nei primi anni '90. Ma il fato non le concesse più il tempo di andarci.
La sola diva asiatica che le ha conteso il podio, magari superandola, è stata Anita Mui, regina del cantopop scomparsa anche lei troppo giovane, a 40 anni nel 2003 per una feroce malattia, ma ebbe personalità e caratteristiche vocali assai diverse per cui sembra forzato ogni paragone diretto.