L ’ex cantante e bassista dei Pink Floyd Roger Waters ha recentemente dato alle stampe un nuovo disco, Is This The Life We Really Want?, ma non può venderlo nel nostro Paese per via di accuse di plagio. Venerdì scorso il Tribunale di Milano ha ordinato la cessazione in via cautelativa delle vendita sia online che fisica del suo disco in Italia.
Il motivo: la copertina assomiglia molto alle opere fatte dal pittore siciliano Emilio Isgrò. E il collegio giudicante presieduto da Sara Giani ha deciso che gli estremi di plagio esistono. Nell’udienza del 27 giugno la Sony, casa editrice di Waters potrà opporsi al provvedimento.
Il provvedimento prevede comunque che la commercializzazione possa avvenire comunque attraverso "diverse modalità esteriori", che al momento non sembrano state esperite dalla Sony e dal musicista inglese.
La decisione, se fosse confermata, potrebbe avere ricadute anche nel resto del mondo, per via della Convenzione di Berna per la protezione delle opere letterarie ed artistiche.
In che modo Waters si sarebbe rifatto a Isgrò?
La copertina dell’ultimo album di Roger Waters presenta delle linee nere intervallate da parole. Leggendo queste parole una dietro l’altra si apprende il titolo del disco, che come dicevamo è Is This The Life We Really Want?
Questa tecnica è in effetti molto simile a quella utilizzata da Emilio Isgrò nelle sue opere, definite Cancellature.
Qui l’artista di Barcellona Pozzo di Gotto (ME), ma trapiantato a Milano, ci spiega che l’idea di fare opere di questo tipo gli venne quando faceva il giornalista in una testata veneta. Lavorando su un articolo, le cancellature con linea nera che dovette fare durante la correzione furono così tante da risultare più delle parole. Questo suggerì a Isgrò un senso di estraniamento da quanto stava facendo. Si poteva intendere quel foglio con cancellature come il tentativo umano di lasciare solamente le parole che contano all’interno dei messaggi veicolati dai media.
Secondo Isgrò Waters sta facendo
Per ora non si conosce nessuna reazione ufficiale da parte dell’ex componente dei Pink Floyd. Né la sua casa editrice, la Sony, ha rilasciato alcun commento.
Ma Isgrò potrebbe a sua volta essersi ispirato a Man Ray?
Il Tribunale di Milano dunque per ora dà ragione all’artista italiano. Ma Isgrò potrebbe essersi ispirato a sua volta a qualcun altro per le sue Cancellature? Per esempio all’opera Poema Optico (1924) di Man Ray, figura importante del dadaismo e del surrealismo. Il quale, a sua volta, ammise di aver tratto ispirazione da Il Canto Notturno Del Pesce (1905) del poeta tedesco Christian Morgensten. Tutte opere che presentano motivi simili a quelli di Isgrò e di Waters.
Lo spiega al Fatto Quotidiano lo storico dell’arte Piero Mascitti, già collaboratore dell’artista Mimmo Rotella. Il quale, secondo Mascitti, non si è mai fatto problemi quando altri artisti del neorealismo riusavano i suoi spunti artistici.
Insomma, vederemo come andrà a finire la diatriba tra Isgrò e Waters, ma sull'originalità delle Cancellature è possibile che la storia a ritroso sia molto più lunga di quello che si potrebbe pensare da questa disfida legale.
Per approfondire:
10 casi famosi di presunti plagi musicali (Consequence of Sound)