È stata una vittoria sofferta, quella di Mahmood al Festival di Sanremo edizione numero 69. Una vittoria arrivata all'una e mezzo di notte dopo 5 ore di ultima serata piena di ospiti (Eros con Luis Fonzi ed Elisa i più applauditi) e sorprese, ultima delle quali, la classifica finale. Classifica che ha visto trionfare l'outsider Mahmood con la canzone Soldi.
Tutti, certamente il pubblico dell'Ariston, si aspettavano un terzetto finale diverso da quello scelto dal pubblico a casa col televoto. Se sul sul podio sono arrivati Ultimo (grande favorito della vigilia), Mahmood e Il Volo. Grande stupore e più di un dissenso in sala ha destato il piazzamento di Daniele Silvestri, Simone Cristicchi e Loredana Bertè, che nelle prime serate avevano visto crescere intorno alle proprie canzoni il consenso della critica e dei bookmaker. Sono arrivati nella top ten, ma si sono fermati lì.
In pochi si aspettavano l'entrata nella finalina a tre di Mahmood e del Volo, tutti grandi e affermati artisti, ma sui quali in pochi avrebbero scommesso, a cominciare proprio dal vincitore. Segno che tanto la stampa specializzata, quanto la giuria di qualità hanno forse sottovalutato i meccanismi che governano da anni il Festival della canzone italiana. Quel televoto che premia cantanti e band con le community di fan più forti e consolidate, e i gruppi social più rodati e diffusi.
Il premio della critica Mia Martini e il premio Lucio Dalla sono andati entrambi a Daniele Silvestri, forse il vincitore morale del festival col suo Argento vivo. Il premio Endrigo alla migliore interpretazione è andato invece a Simone Cristicchi.
Stamattina conosceremo nel dettaglio i dati di ascolto della serata finale, ma c'è da attendersi l'ennesimo consenso di pubblico. Anche quest'anno gli italiani hanno premiato la formula-Baglioni, con la canzone e i cantanti protagonisti non solo della gara, ma anche degli intermezzi. Da Baglioni a Virginia Raffaele, fino a Claudio Bisio e ai tanti ospiti che si sono dati il cambio sul palco dell'Ariston hanno cantato, insieme o da soli, come forse mai si era visto prima. Una formula Baglioni che è piaciuta ai nuovi vertici di Raiuno, che sperano di poter convincere il cantautore romano e il suo staff a firmare anche le prossime due edizioni.
L'edizione dell'armonia
Un'edizione, quella 'dell'armonia', secondo il direttore artistico Claudio Baglioni, ancora trionfale, malgrado un lieve calo di ascolti in tv rispetto all'anno scorso ma che ha coinvolto, come mai successo prima, i ragazzi, tanto da registrare il 50% sul target dei giovani tra i 15 e i 24 anni e le piattaforme digitali.
Giurie e televoto non hanno quindi confermato del tutto quelle che erano le indicazioni venute da social e bookmaker che indicavano Ultimo (che ha vinto il premio Tim per il brano più ascoltato in streaming) favorito tallonato proprio da questi quattro, dei tweet che premiavano Arisa (arrivata all'esibizione finale quasi senza voce per l'influenza e affranta tanto da dover essere consolata da Virginia Raffaele) e soprattutto dalla sala dell'Ariston che proprio a Ultimo e Bertè aveva tributato le standing ovation e che alla proclamazione della terna finale ha contestato la presenza del 'Volo'.
La serata finale si era aperta con l'intervento di Baglioni che è sembrato una sorta di commiato dalla manifestazione canora. "Abbiamo bisogno di un Festival della canzone italiana e spero che rimanga tale", ha detto. "Non lo sai mai se in questo Festival c'è stato troppo spettacolo o troppo concorso, però vi giuro che abbiamo fatto tutto il possibile perchè restasse nel solco di quello del 2018", ha continuato.
"Hanno vinto le parole"
"Ha vinto la musica, hanno vinto le parole, le speranze di tanti giovani artisti, di alcuni giovani che confidano in quello che accadrà domani e mettono la vita nelle mani degli altri, e confidano anche nelle vostre critiche". Stupore e qualche polemica infine sulla scelta del giurato Joe Bastianich che ha invitato, su Instagram, a votare i Negrita, arrivati alla fine 20esimi. All'ultimo posto Nino D'Angelo con Livio Cori.