I l suo primo giocattolo fu un microfono e da quel momento, Lorenzo Licitra, non ha più smesso di cantare. E non solo per gioco. 25 anni, nato il 25 settembre del 1992 a Ragusa, Lorenzo è il “giovane tenore” di X Factor.
Voce potente, barba finta-incolta su un bel viso, Licitra è forse l’artista di punta della scuderia di Mara Maionchi, arrivato ormai dritto in semifinale senza mai passare per il ballottaggio. Sul palco del talent show, il ragusano arrivò con un’interpretazione jazz di “Like a prayer” di Madonna.
La sua ugola d’oro conquistò i subito i giudici che, però, nel corso delle settimane sul tenore hanno iniziato ad avere qualche ripensamento. Non per la tecnica, consolidata da anni di allenamento e di studio, ma per la sua capacità di rendere originali i brani che interpreta.
Fedez più di tutti non gli aveva perdonato una performance che ricordava Michael Bublè in versione natalizia. Per Lorenzo il riscatto è arrivato giovedì scorso durante il sesto live quando ha smesso i panni di crooner per vestire – magistralmente - quelli di Freddie Mercury in una intensa “Who wants to live forever”. Ma chi è Lorenzo Licitra? E come è arrivato alla semifinale di X Factor?
Quella volta (indimenticabile) da Giovanni Paolo II
Appassionato di musica da sempre, è negli anni del liceo – è diplomato al linguistico – che Licitra decide di fare sul serio e di considerare il suo hobby un lavoro. O almeno provare a farlo. Così, a 16 anni Licitra imbocca la sua strada: il canto lirico. E lo fa in alcune delle eccellenze italiane, come il Conservatorio “G. Nicolini” di Piacenza e l’”Accademia Teatro alla Scala” di Milano dove studia sotto la direzione del Tenore G. Veneziano. Tra i suoi maestri ci sono Margaret Carsana, Sergio Carubba e Peppe Arezzo, papà di Domenico (Nico) Arezzo, che alle audizioni impressionò i giudici con una originalissima versione di “Kiss” di Prince.
Nel 2011 la carriera di Lorenzo prende velocità e il giovane tenore si esibisce al Consolato Generale d’Italia di Istanbul per il 150° anniversario della Festa della Repubblica Italiana. Nello stesso anno canta a Johannesburg in Sudafrica presso lo “State Theatre” al centro Nelson Mandela Square. Appena rientrato dal Sudafrica, Licitra fa il suo debutto in tv con una partecipazione al talent show di Gerry Scotti “Io canto”. Il giovane tenore duetta insieme all’allora dodicenne Rachele Amenta.
I due cantano "The Prayer", diventata poi il cavallo di battaglia di Lorenzo. Il 2012 è tra gli invitati a cantare all’hangar “AgustaWestland” in occasione dei festeggiamenti della Repubblica Italiana a Philadelphia sotto dirigenza del Consolato Italiano. Nel 2016 Lorenzo Licitra fa i suoi primi passi nell’industria discografica con l’album “La mia terra” contenente dieci canzoni tra cui: “Se”, “Luna”, “Musica proibita”, “Cerca solo me”. Poi l’approdo a X Factor. E se – per ora – la carriera di Licitra è appesa ai giudizi di Fedez, Mara Maionchi, Levante e Manuel Agnelli, il 25enne puà già vantare uno spettatore d’eccezione: papa Giovanni Paolo II. Era il 2001, Licitra aveva appena 10 anni e si esibiva con il coro Mariele Ventre di Ragusa, ma ancora oggi ricorda quella lontana esperienza come una delle più “emozionanti della mia vita”.
"Mi sono liberato (da me stesso)"
Oggi Lorenzo è a suo agio sul palco e disinvolto sia in abito elegante che in jeans e felpa. Ma per arrivare a questo punto Licitra ha superato i suoi limiti, sconfiggendo il suo nemico più ostinato: se stesso. “Non sono mai stato abbastanza sicuro di quello che sono a livello fisico ed esterno. Avevo 20 anni e 40 chili in più. Mi sentivo molto brutto”, racconta sommessamente in un video di X Factor. “Non mi piacevo e in me è cresciuta tanta insicurezza. Mi sentivo imprigionato, ma da me stesso. La mia voce forse non funzionava con quello che era l’esterno”.
Poi il faccia a faccia: “Mi ricordo di essere andato in bagno davanti allo specchio e di essermi guardato. Sai quando si fanno promesse a tu per tu? Mi sono detto ‘io da oggi devo essere quello che voglio essere’. Ora mi piaccio”. La scelta di interpretare sul palco il brano dei Queen è legata a doppio filo con la storia personale di Lorenzo: “Freddie Mercury è un’icona, uno degli artisti più liberi in tutti i sensi. Io prima non avrei mai potuto farlo, ma oggi che mi sento più libero io voglio cantare Freddie Mercury. Voglio cantare questo pezzo, voglio liberarmi volando e divertirmi”.
È il nuovo Tiziano Ferro?
La storia di Lorenzo ricorda per certi versi quella di Tiziano Ferro, ultima simbolo del pop italiano a essere scoperto da Mara Maionchi. Il cantante, nel 2000, ha perso 40 chili in un anno e mezzo. E la molla è stato il desiderio di diventare una star. Una questione “di vita o di morte”, ha raccontato a “Ok Salute”. “Un giorno mi sono detto che così non potevo andare avanti”, ha raccontato l’artista apprezzatissimo oggi anche in America Latina. “Per diventare un cantante di successo dovevo tornare in forma. Ci sono riuscito, ma con un azzardo: ho fatto tutto da solo. Mi sono imposto una dieta, senza l’aiuto di personal trainer, specialisti o nutrizionisti”. La sua lotta interiore è raccontata in “Rosso Relativo”: “Molti pensano che Rosso relativo sia una canzone dove celebro il sesso, mentre il testo racconta della mia antica fame notturna”. Forse le coincidenze tra Licitra e Ferro si fermano qui, ma intanto Lorenzo ce la sta mettendo tutta per imboccare una strada simile al pupillo del suo giudice. Al punto da essersi cimentato al terzo live con una versione di “Sere Nere” che però non ha convinto i giudici.