AGI - Viene presentato oggi alle ore 21.30 in Auditorium della Conciliazione, fuori concorso ad Alice nella città nella sezione Panorama Italia, 'The Cage - Nella Gabbia', il nuovo film di Massimiliano Zanin con Aurora Giovinazzo, Valeria Solarino, Brando Pacitto, Desirée Popper, Alessio Sakara e con Patrizio Oliva e la partecipazione di Fabrizio Ferracane.
Il film, prodotto da Rodeo Drive, Wave Cinema, Fairway Film con Rai Cinema, è uno sport-action movie al femminile, ambientato nella spettacolare arena delle Mma (Mixed Martial Arts). Protagonista della storia è Giulia (Aurora Giovinazzo), ex-promessa di questa disciplina, che ha lasciato il mondo degli incontri dopo un tragico incidente nella gabbia da combattimento. Lavora in un piccolo zoo a conduzione familiare con il fidanzato, Alessandro (Brando Pacitto), assiduo frequentatore di una comunità religiosa guidata da Padre Agostino (Fabrizio Ferracane).
Tormentata dal desiderio di tornare nella gabbia delle Mma, Giulia mette a rischio la relazione con Alessandro e il futuro che cominciavano a intravedere insieme. A darle forza nelle scelte che è chiamata a fare c'è però il rapporto che si instaura con la nuova allenatrice, Serena (Valeria Solarino). Un legame profondo che sosterrà Giulia durante un difficile percorso di liberazione dalla gabbia all'interno della quale rischia di rimanere rinchiusa.
Al suo fianco, anche l'allenatore in seconda Salvo, interpretato dall'ex pugile Patrizio Oliva, che con la sua presenza regala un'intensa verità ai momenti del film dedicati alla boxe. "Fin da piccolo provavo emozione fortissima vedendo donne vincenti nello sport, cosa che non provavo per gli uomini - racconta il regista durante l'incontro con la stampa alla Festa del cinema di Roma - per questo ho fatto un film sullo sport al femminile. Volevo fare un film che parlasse delle gabbie in cui ci troviamo o dentro le quali qualcuno ci chiude - aggiunge - e volevo raccontare un percorso per la libertà. La scelta delle Mma era inevitabile perché si combatte in una gabbia".
"Il lavoro pazzesco di Aurora Giovinazzo è evidente - continua - ma per lei forse è stato più facile essendo un'atleta (è una ballerina, campionessa europea e mondiale di bachata, ndr) ma lo hanno fatto anche le altre attrici: Desirée Popper è un'ex modella, per cui era molto più difficile imparare le arti marziali. Anche Valeria Solarino è tutto meno che una lottatrice, è una ex tennista, per cui è stata bravissima a entrare in quel ruolo".
Aurora Giovinazzo, Valeria Solarino, Desirée Popper: bellissime donne che nel film rappresentano anche delle combattenti sul ring in uno sport considerato prettamente maschile. Un'opinione diffusa a cui si ribella però Patrizio Oliva. "L'errore che commettono tutti è pensare che una donna che fa uno sport da combattimento, considerato maschile, perda la femminilità - spiega l'ex pugile, oro olimpico, campione europeo EBU nei superleggeri e welter e campione mondiale WBA nei superleggeri - secondo me la femminilità o ce l'hai o non ce l'hai. Io ho avuto mia moglie che è stata una judoca di livello internazionale, una gran bella donna. Sul tatami era un maschio, ma uscita da lì si metteva, per dire, in minigonna e calze a rete".
'The cage' è un film in cui si parla di violenza, ma, sottolinea il regista, "si tratta di due tipi diversi di violenza: quella dentro la gabbia, dove ci sono delle regole e i lottatori le accettano. Poi c'è la violenza portata avanti in particolare dal personaggio maschile interpretato da Brando Pacitto e dal prete che guida la piccola comunità religiosa. La loro è una violenza psicologica di chi, partendo magari da intenzioni e sentimenti positivi come l'amore, prova a chiudere l'oggetto di questo amore in una gabbia".
In questo senso è importante la presenza delle tigri nello zoo, felini maestosi costretti a vivere nelle gabbie che "rappresentano metaforicamente la condizione della protagonista". Molte le citazioni da film di genere, da Ivan Drago e il celeberrimo "ti spiezzo in due" detto a Rocky a cui si rifà il personaggio di Desirée Popper alla scena finale dell'incontro tra Ray Sugar Leonard e Jack La Motta nel film di Martin Scorsese 'Toro scatenato'.
Nel film c'è anche un vero campione di Mma, Alessio Sakara (Il Legionario), primo italiano a competere in Ufc (Ultimate Fighting Championship) la più importante e celebre promotion a livello globale. La sua presenza è stata fondamentale sia nella preparazione tecnica delle attrici, sia nella coreografia e nella veridicità dei combattimenti raccontati nel film. A cadenzare il racconto filmico sono le musiche originali del cantautore Motta che ha realizzato anche il brano inedito 'Minotauro' assieme a Danno, leader dello storico gruppo Colle der Fomento.