AGI - L'arte è un atto politico, si sa. E anche l'81esima edizione della Mostra del Cinema non ha mancato di portare sul grande schermo, su red carpet e in conferenza stampa i grandi temi dell'attualità. L'hanno fatto principalmente le grandi star di Hollywood con un endorsement chiaro e netto per Kamala Harris. Non ha usato giro di parole George Clooney (che, va ricordato, poche settimane fa aveva scritto una lettera per il New York Times chiedendo un passo indietro a Biden). Secondo la star di Hollywood, Biden "ha fatto la cosa più altruistica che chiunque abbia mai fatto dai tempi di George Washington" e si è poi detto molto emozionato per il futuro, pensando alle imminenti elezioni presidenziali Usa. Così anche il Leone d'oro alla Carriera Sigourney Weaver che ha detto chiaramente di "tifare per Kamala" si è detta "eccitata all'idea che potremmo avere la prima donna presidente degli Stati Uniti, anche perchè abbiamo sofferto troppo dopo l'elezione di Trump nel 2016. Le donne sono così, sono capaci di fare qualsiasi cosa contro ogni aspettativa, anche se troppo spesso non viene riconosciuto".
E ancora Andres Veiel, regista della pellicola Fuori Concorso Riefenstahl, dedicato alla storia del regista di alcune pellicole di propaganda del Terzo Reich ha paragonato il protagonista del suo film a "le parate russe di Putin o alle frasi di Trump con i migranti che succhiano sangue agli americani". Sulla stessa lunghezza d'onda anche la star della televisione Oprah Winfrey, giunta in Laguna in occasione dei 15esima edizione dei Diane Von Furstenberg Awards. "Credo che il sogno americano sia ancora vivo, e diventerà più forte se Kamala vincerà e diventerà presidente del Paese, perchè ha decenza, rispetto e riguardo per tutti" ha spiegato aggiungendo poi: "Molti vogliono proteggere i loro soldi e pagare meno tasse, ma ci vuole gente che ha riguardo per la gente che è chiamata a servire. Kamala Harris lo sa fare".
Il tutto senza dimenticare che nel docufilm 'Separated' il regista Errol Morris racconta la politica di 'tolleranza zero' dell'amministrazione Trump che ha diviso migliaia di bambini dalle loro famiglie nella lotta contro gli ingressi illegali dal confine con il Messico. Ma se si guarda all'attualità nel suo complesso quasi tutte le conferenza stampa hanno portato con sè delle prese di posizione molto nette. Gianni Amelio ha definito "immagini di guerra anche quelle di un gommone affondato". Pedro Almodovar ha definito "stupido e ingiusto" il respingimento dei minori non accompagnati "che lottano per arrivare ai nostri confini".
Jude Law ha citato l'America come "una società divisa" dove "un'ideologia pericolosa (il razzismo, ndr) può germinare soprattutto tra persone vulnerabili e sfruttate". Lino Musella e Laura Morante hanno manifestato silenziosamente contro la guerra in Palestina scegliendo per il red carpet una maglietta con scritto 'Free Palestine' e un ventaglio con scritto 'Stop the gaza genocide'.