AGI - "Per tutta la vita il mio obiettivo è stato quello di andare a Cannes". Cosi' aveva detto il regista Sean Baker arrivando sulla Croisette. Ma non si è limitato a questo: oggi ha addirittura vinto la Palma d'Oro con 'Anora', un film su una spogliarellista di New York, un ambiente che lo affascina da sempre.
Non è la prima volta che il 53enne americano, con il suo aspetto giovanile, viene selezionato per Cannes. Ma questa volta il Festival ha avuto un assaggio della vitalità del suo thriller, che passa dalla malavita di New York alle ville di lusso degli oligarchi russi. Questa versione 2024 della favola di Cenerentola presenta una rivelazione: l'attrice Mikey Madison, nel ruolo di una lavoratrice del sesso.
Si tratta di un successo per un regista indipendente come lui, che è sbocciato tardi e ha dovuto faticare tanto tempo prima di farsi un nome. Introdotto al cinema dalla madre, che era un'insegnante, è stato conquistato all'età di sei anni quando ha visto Boris Karloff interpretare Frankenstein. "Da quel momento in poi è stato tutto un cliché: pellicole super-8, videocamere, club di cinema a scuola, tortura di mia sorella per farla recitare nei miei film", ha dichiarato al Guardian nel 2017.
Alla fine ha studiato cinema alla New York University e ha realizzato il suo primo film, 'Four Letter Words', prima di perdersi negli eccessi di ogni tipo e diventare tossicodipendente, eroinomane. "Ho sprecato un sacco di tempo - ha detto - ho passato dei brutti momenti". Ammiratore di John Cassavetes, Ken Loach e Mike Leigh, Baker si è imposto all'attenzione del pubblico per la prima volta con un film girato interamente su iPhone, 'Tangerine', uscito nel 2015. Questo film, che ha attirato l'attenzione dei festival Sundance e Deauville, raccontava la storia di due prostitute transgender in una folle giornata a Los Angeles. Nel 2017, 'The Florida Project' segue una ragazzina che vive in uno squallido motel alla periferia di Disney World e sua madre che vive di espedienti. Oltre alla presenza di Willem Dafoe in questo film, la "ricetta" di Sean Baker si basa anche sul casting ai margini dello star system, su Instagram o addirittura al supermercato.
Per la pornostar di 'Red Rocket' (2021), ha reclutato un attore che non era affatto destinato a finire sulla scalinata di Cannes: Simon Rex, apparso soprattutto in 'Scary Movie'. Gli ha fatto un provino di cinque minuti al telefono. Con 'Anora', che parla di una lavoratrice del sesso, Sean Baker temeva che il suo film sarebbe stato controverso, ma l'accoglienza entusiasta a Cannes conferma che la "professione più antica del mondo" continua ad affascinare. "È bello e un po' sorprendente, perché sembra che finora il film non sia stato così divisivo come pensavo", ha dichiarato Sean Baker. Eppure, "in questo momento stiamo affrontando questioni estremamente divisive".