AGI - Il 30 dicembre, solo per un giorno, torna nelle sale in versione restaurata e rimasterizzata uno dei film cult del cinema italiano degli anni '80, 'Vacanze di Natale', diretto dai fratelli Carlo ed Enrico Vanzina. La pellicola arrivò nelle sale Il 23 dicembre del 1983 e raccontò la società di allora con un'atmosfera goliardica a tinte sexy che inaugurò un genere, quello dei cinepanettoni.
Proprio durante queste vacanze di Natale, non si sono fermati i festeggiamenti a Cortina, uno dei luoghi del film, con l'Hotel de la Poste diventato location di un evento che per un intero weekend che ha riportato indietro l'orologio, nella leggerezza degli anni '80 fatta di musica, moda e sci.
La pellicola nasceva da un modello ben preciso e circoscritto, la rilettura contemporanea di un film del 1959 interpretato da Alberto Sordi e Vittorio De Sica (padre di Christian), 'Vacanze d'inverno', in cui il regista Camillo Mastrocinque aveva tratteggiato, sempre sullo sfondo di Cortina d'Ampezzo, i costumi degli italiani del tempo.La critica e gli stessi sceneggiatori hanno inquadrato 'Vacanze di Natale' come una rappresentazione diretta degli 'status simbolo' degli anni '80, senza alcun intento di critica sociale, ma come una mera fotografia delle contraddizioni dell'epoca. Da una parte la società 'bene', i nuovi ricchi con i loro simboli e presupponenza, dall'altra i piccoli borghesi con le loro aspirazioni sociali e ambizioni economiche.Gli arricchiti e i periferici romani, gli sbruffoni milanesi, i pianobar, le cene di Natale, le piste innevate, le gare di sci, le comitive giovanili, le battute fulminanti, fanno di questo film un piccolo romanzo generazionale su come eravamo. Con un cast d'eccezione: Jerry Calà, Christian De Sica, Claudio Amendola, Stefania Sandrelli, Mario Brega, Riccardo Garrone, Karina Huff e Antonella Interlenghi, oltre alla partecipazione di Moana Pozzi. Andrea Cauti, esperto di cinema dell'AGI
L'intervista a Jerry Calà
In occasione dell'evento, l'AGI ha intervistato uno dei protagonisti del film, Jerry Calà. L'interprete dello squattrinato e sciupafemmine Billo ha raccontato i motivi di un così grande successo: "Credo che sia dovuto al fatto che ha rotto gli schemi della commedia Anni '80 riportandola a critica feroce e cattivella della società italiana. E lo faceva senza essere politicamente corretto, cosa che oggi blocca i comici. E i ragazzi di oggi vedono quella libertà che vivevamo allora".
Jerry Calà non è entrato nella storia del cinema italiano per il suo ruolo in 'Sposi' di Pupi Avati (recitò in un episodio) né per quello da protagonista del bellissimo e sottovalutato 'Diario di un vizio' di Marco Ferreri (accanto a un'esordiente Sabrina Ferilli), due film cosiddetti "d'autore", bensì per la parte del playboy Billo Damasco di 'Vacanze di Natale'.
"Col senno di poi si può dire che anche questo è un film d'autore perché il regista è Carlo Vanzina, che ci manca moltissimo. Ed era un grande autore"Jerry Calà