AGI - Oggi alla Mostra del cinema di Venezia è il giorno del penultimo film italiano in concorso, quello di Matteo Garrone, 'Io capitano'. A quattro anni da 'Pinocchio' arriva il suo nuovo film scritto con Massimo Ceccherini, Massimo Gaudioso e Andrea Tagliaferri sul viaggio avventuroso di due giovani, Seydou e Moussa, che lasciano Dakar per raggiungere l'Europa.
Un'Odissea contemporanea attraverso le insidie del deserto, gli orrori dei centri di detenzione in Libia e i pericoli del mare. Il regista spiega che "'Io Capitano' nasce dall'idea di raccontare il viaggio epico di due giovani migranti senegalesi che attraversano l'Africa, con tutti i suoi pericoli, per inseguire un sogno chiamato Europa".
"Per realizzare il film - aggiunge - siamo partiti dalle testimonianze vere di chi ha vissuto questo inferno e abbiamo deciso di mettere la macchina da presa dalla loro angolazione per raccontare questa odissea contemporanea dal loro punto di vista, in una sorta di controcampo rispetto alle immagini che siamo abituati a vedere dalla nostra angolazione occidentale, nel tentativo di dar voce, finalmente, a chi di solito non ce l'ha".
In concorso oggi anche il film della regista Ava DuVernay che, dopo 'Selma, la strada per la liberta'', torna con un film contro il razzismo e le violenze nei confronti dei neri, con la sua nuova pellicola 'Origin' ha scelto di mettere al centro la vita e l'opera straordinarie della scrittrice Isabel Wilkerson, prima scrittrice afroamericana a vincere del Premio Pulitzer, mentre indaga sulla genesi dell'ingiustizia e svela una verità nascosta che ci riguarda tutti.
"La mia esperienza nel realizzare 'Origin' e stata un viaggio stupendo e complicato, che ha rivelato la sua bellezza sia nei momenti felici sia in quelli difficili - spiega la regista - il film ha cambiato il mio modo di pensare al lavoro e alla vita, all'amore e all'esistenza. Collaborare con un'attrice talentuosa e appassionata come Aunjanue Ellis-Taylor e stato un regalo indescrivibile".
Fuori concorso infine viene proiettato un film, 'Daaaaali'', che racconta di una giovane giornalista francese incontra ripetutamente Salvador Dali' per un documentario che non inizia mai a girare. Lo firma il regista francese Quentin Dupieux, autore di commedie eccentriche come 'Mandibule' e 'Fumer fait tousser'.