AGI - Oggi la Mostra del Cinema di Venezia vedrà la proiezione dell'ultimo film di Roman Polanski, 'The Palacè, girato a Gstaad in Svizzera con Mickey Rourke e Fanny Ardant, che sarà presentato fuori concorso.
Il regista novantenne non verrà al Lido. L'autore de 'Il pianista' e 'Rosemary's Baby' vive in Europa al riparo dalla giustizia americana, da cui fugge da oltre 40 anni in seguito a una condanna per rapporti sessuali illeciti con una minorenne. Persona non grata a Hollywood, la sua situazione è cambiata anche in Francia dopo le polemiche legate al Cèsar per la miglior regia nel 2020 per 'J'accusè, quando è stato bersaglio di nuove accuse di violenza sessuale. L'invito del suo film alla Mostra è stato criticato da molte associazioni femministe. Su questo il direttore della Mostra Alberto Barbera si è difeso dicendo che "bisognava fare una distinzione tra l'uomo e l'artista".
- Passerà sempre oggi, in concorso, il biopic su Leonard Bernstein, 'Maestro', uno dei film più attesi della Mostra, che sarà presentato senza il suo protagonista e regista, Bradley Cooper, a causa dello sciopero di attori e sceneggiatori negli Stati Uniti. Prodotto e distribuito su Netflix alla fine dell'anno, il film è un biopic su uno dei più noti compositori e direttori d'orchestra di tutti i tempi, morto nel 1990. Il direttore d'orchestra americano ha diretto la New York Philharmonic Orchestra ed è ricordato per la sua colonna sonora di 'West Side Story', un grande successo di Broadway.
Con 'Maestro', in corsa per il Leone d'Oro, Bradley Cooper ("A Star Is Born", "Very Bad Trip") esamina il tormentato rapporto tra Leonard Bernstein e la moglie, interpretata da Carey Mulligan.
Negli Stati Uniti il film è stato preceduto da una polemica: la decisione di Bradley Cooper di indossare una protesi nasale nel film per interpretare Leonard Bernstein, figlio di immigrati ebrei ucraini, è stata vista da alcuni come un modo per alimentare gli stereotipi sugli ebrei. Questa scelta ha riacceso il dibattito anglosassone sulla scelta di attori non ebrei per interpretare personaggi ebrei, che alcuni equiparano al blackface, una pratica a lungo utilizzata dagli attori bianchi, che si annerivano il volto per interpretare i ruoli dei neri.
A metà agosto, i tre figli del compositore sono intervenuti in difesa dell'attore, affermando di essere "perfettamente d'accordo" con la sua decisione di "usare un artificio per amplificare la sua somiglianza" con il padre.
Per l'Italia c'è attesa per 'Adagio', il ritorno di Stefano Sollima al racconto della sua città Roma, sullo sfondo di un'estate incendiaria con Favino, Valerio Mastandrea, Toni Servillo. Il film viene presentato in concorso.