AGI - È morto a 92 anni il regista Citto Maselli. Ne dà notizia Maurizio Acerbo, segretario di Rifondazione Comunista. "Con grande dolore - scrive Acerbo - debbo comunicare la notizia della morte, avvenuta poco fa, del compagno Citto Maselli. L'ho appena appreso dalla moglie, Stefania Brai, che gli è sempre stata vicina e a cui va l'abbraccio solidale di tutte le compagne e i compagni del Partito. Il cinema e la cultura italiana perdono un maestro e un grande regista, la sinistra un intellettuale militante e un esempio di rigore e coerenza, noi di Rifondazione Comunista un compagno imprescindibile".
"Citto ha sempre conservato la passione che da ragazzino lo spinse a entrare nelle fila dell'antifascismo e della Resistenza. Per tutta la sua vita ha messo intelligenza, sensibilità, passione e spirito critico al servizio di un progetto collettivo di liberazione e trasformazione. Dopo lo scioglimento del PCI, a cui si oppose, è stato tra i fondatori di Rifondazione Comunista. Ha continuato a essere un militante comunista e antifascista fino all'ultimo giorno", ha aggiunto Acerbo.
Romano, iscritto al Pci fin dal Dopoguerra, Maselli ha girato film importanti negli anni '60 come "I Delfini" e "Gli Indifferenti", tratto da Moravia, ma anche "Il Sospetto" (1975), "Codice Privato" (1988, con Ornella Muti) e "Le Ombre Rosse", l'ultimo lungometraggio, datato 2009.
Accanto al prolifico lavoro di regista cinematografico da ricordare proprio l'attività politica e militante nella sinistra italiana (fino al 1989 membro della Commissione culturale della Direzione del Pci, dal 1992 nel Comitato politico nazionale di Rifondazione comunista) così come quella organizzativa e sindacale: per 30 anni Maselli ha guidato l'Associazione Nazionale degli Autori Cinematografici.